La Stampa-La laurea con l'aiutino
La laurea con l'aiutino 29 novembre 2001 di Massimo Gramellini Crolla uno degli ultimi confini fra il bene e il male, il 18 universitario, e contemplandone le macerie non sappiamo se sentirci...
La laurea con l'aiutino
29 novembre 2001
di Massimo Gramellini
Crolla uno degli ultimi confini fra il bene e il male, il 18 universitario, e contemplandone le macerie non sappiamo se sentirci allegri o disorientati. Il sogno inseguito da intere generazioni di fuori corso è dunque diventato realtà. E non in un ateneo di provincia in cerca di facili iscrizioni, ma nel santuario del sapere tecnologico italiano: la Terza Facoltà del Politecnico di Torino, quella che forma i maghi dei computer e dei telefonini.
In certi esami lo studente verrà promosso anche col 15, cioè con l'insufficienza, purché la media del suo libretto rimanga superiore al 18. E' come se la scuola gli concedesse un jolly, e magari è un controsenso di buonsenso, perché tante brillanti carriere universitarie si sono arenate davanti allo scoglio di una sola materia: la bestia nera.
Per accettare la rivoluzione, già attuata a Oxford e paragonabile all'abbattimento di un Muro, bisogna che ognuno di noi lotti con la parte più conservatrice di sè. Quella che ci fa disperare di una società che davanti a un ostacolo (pochi laureati rispetto alle richieste del mercato) invece di rinforzare i muscoli degli atleti abbassa l'asticella da saltare.
E' la legge dell'"aiutino", l'unica che ancora si rispetti in queste lande popolate da concorrenti televisivi. Chissà che per diminuire i divorzi qualcuno non pensi di abbonare un paio di tradimenti, purché nella media i coniugi restino abbastanza fedeli.