Liberazione-studenti in piazza
Oggi cortei e presìdi in tutta Italia. Per difendere la scuola pubblica dalla ministra Moratti. Per bocciare la finanziaria di guerra Studenti in piazza In piazza. In difesa della scuola pubbli...
Oggi cortei e presìdi in tutta Italia. Per difendere la scuola pubblica dalla ministra Moratti. Per bocciare la finanziaria di guerra
Studenti in piazza
In piazza. In difesa della scuola pubblica. Gli studenti si riprendono oggi le strade di Roma, di Milano e di Napoli. Ma anche quelle di Savona, di Siracusa, di Asti, di Oristano. Ovunque sono previsti cortei, presìdi, assemblee pubbliche. La giornata di mobilitazione nazionale degli studenti, indetta dall'Uds per "dire no alla finanziaria che penalizza le scuole pubbliche e per bocciare la linea della maggioranza in materia di istruzione", ha registrato, città per città, un'ampia adesione dei Giovani comunisti. Si scende in piazza contro una proposta di riforma degli organi collegiali che, "unitamente ai tagli in finanziaria, evidenzia la volontà di trattare le scuole come aziende e di chiudere gli spazi di democrazia e partecipazione agli studenti, relegando il potere decisionale nelle mani del preside e di un consiglio di amministrazione che molto ha a che fare con le imprese e ben poco con un luogo di educazione". Ma anche per chiedere "una scuola democratica che promuova la partecipazione e promuova la cultura della pace, veicolando un altro modello di relazioni fra le culture". Verrà dalle strade, quindi, la risposta degli studenti alla bozza di (pessima) riforma della scuola annunciata ieri da Letizia Moratti. Così come nei prossimi giorni verrà dai Contro-Stati generali, nei quali si sta organizzando il movimento, la replica ai finti spazi di discussione concessi dalla ministra. Intanto, però, arrivano le risposte della polizia alle occupazioni studentesche. Sgomberi a Pisa. Sgomberi e schiaffoni a Benevento. A Pisa, fino a due giorni fa, gli istituti occupati erano tre: il liceo Buonarroti, l'istituto d'Arte e il ragioneria Santoni. Quest'ultimo è stato sgomberato giovedì, gli altri due ieri pomeriggio. La polizia ha fatto uscire i ragazzi, riuniti in quel momento in assemblea per discutere della guerra in Afghanistan, riprendendo i volti di tutti con le telecamere. Agli studenti, che oggi si riuniranno in presidio in centro, è arrivata la solidarietà dei Cobas e l'invito a lavorare insieme per uno sciopero generale contro la finanziaria di guerra. Peggio è andata ai ragazzi del liceo classico di Benevento. Sgomberati solo pochi giorni fa, insieme agli occupanti di altri quattro istituti cittadini, ieri mattina avevano ripreso possesso della scuola. Nel pomeriggio sono arrivati in piazza Risorgimento carabinieri, polizia e vigili del fuoco. Sfondata una porta laterale, sono entrati nel liceo. Chi non è riuscito a scappare dal lato opposto è stato trascinato fuori con la forza. Una ragazza presa a schiaffi da un poliziotto. Picchiato anche suo fratello intervenuto per difenderla. "Non è insolito questo atteggiamento delle forze dell'ordine qui a Benevento" racconta Peppe dell'associazione 'Altro Comune per i diritti di cittadinanza'. "Durante lo sgombero del Ragioneria c'erano poliziotti che facevano battute del tipo: fate la fine di quelli di Genova". Davanti al liceo di piazza Risorgimento si sono subito riuniti centinaia di studenti del movimento. Il presidio di protesta, a tarda sera, era ancora in corso. Notizie non belle arrivano anche da Enna. Il sindaco Ardica, Alleanza nazionale, ha rifiutato agli studenti l'autorizzazione al corteo. Nessuna spiegazione, solo un vago accenno a ragioni di ordine pubblico. I ragazzi di Enna assicurano che manifesteranno lo stesso. Durante le ore previste per il corteo se ne resteranno seduti, non in classe ma in piazza. Da Milano, invece, giunge l'invito del Coordinamento dei collettivi a preparare, nell'incontro dello Student social forum di domani, il corteo e le manifestazioni di disobbedienza del 12 dicembre. Il Coordinamento propone "pratiche di movimento che mirano a rendere tutti protagonisti e maggiormente critici nei confronti del sistema" e si dice "critico" nei confronti della scelta degli studenti del liceo romano 'Tasso' "di sedersi a fare tavoli di confronto e discussione" con la ministra Moratti. Intanto il liceo 'Manara' di Roma si mobilita a modo suo e annuncia che all'alba di oggi alcuni ragazzi si incateneranno a terra per protesta. "Per far capire quanto siamo legati a una scuola pubblica che non vogliamo perdere".
Angela Nocioni