Ma le Gae restano in vita. Nuovo concorso entro dicembre
Le graduatorie a esaurimento sopravvivranno alla riforma della scuola.
Carlo Forte
Le graduatorie a esaurimento sopravvivranno alla riforma della scuola. E anche le graduatorie di istituto, ma solo quelle di I e II fascia. Quelle degli abilitati che sono anche inclusi nelle graduatorie a esaurimento (I fascia) e quelle degli abilitati non inclusi nelle graduatorie a esaurimento (II fascia). E i concorsi si terranno ogni tre anni, su base regionale e saranno indetti anche per il sostegno con procedure a parte. Lo prevede il disegno di legge sulla scuola approvato dal senato giovedì scorso. Nei prossimi anni, dunque, le immissioni in ruolo continueranno ad essere effettuate attingendo al 50% dalle graduatorie dei concorsi e, per il restante 50%, dalle graduatorie a esaurimento. In buona sostanza, dunque, le graduatorie a esaurimento perderanno la loro efficacia solo a seguito del loro esaurimento. Che si verificherà quando tutti gli aspiranti inclusi saranno immessi in ruolo o, comunque, risulteranno decaduti a qualsiasi titolo. Per esempio, i destinatari di proposte di immissione in ruolo che rifiuteranno le proposte. Ciò non vale solo per le graduatorie dell'infanzia e della primaria, ma anche per le graduatorie delle secondarie. Una novità rispetto al testo licenziato dalla camera. Il dispositivo prevede, inoltre, che a partire dall'anno scolastico 2016/2017, la terza fascia delle graduatorie di istituto diventerà ad esaurimento. I nuovi accessi saranno consentiti solo ai docenti abilitati. Novità sono previste anche per i concorsi a cattedra. Che saranno indetti su base regionale con frequenza triennale. E saranno banditi, con procedure distinte, anche per il sostegno. Fino ad ora, le procedure concorsuali avevano riguardato solo i posti comuni. Mentre, per il sostegno, venivano stilati appositi elenchi dove venivano graduati i vincitori e gli idonei alle selezioni, che avessero vantato anche il possesso del titolo di specializzazione. Tant'è che, di anno in anno, venivano compilati anche elenchi aggiuntivi nei quali venivano inseriti coloro che avessero conseguito il titolo tardivamente. Con la nuova disciplina, invece, gli aspiranti docenti di sostegno dovranno sostenere un concorso a parte. Entro il 1° dicembre prossimo, inoltre, il ministero indirà un concorso per il quale sarà possibile ottenere una maggiorazione di punteggio se in possesso di abilitazione conseguita tramite procedure selettive per titoli ed esami o a seguito del conseguimento della laurea magistrale o a ciclo unico e per il servizio prestato a tempo determinato per almeno 180 giorni.