Manifesto: Governo battuto alla Camera: negli atenei posti sicuri per i docenti
l'aula ha approvato l'emendamento del Pd all'articolo 10 del ddl collegato sul lavoro che prevede di usare i soldi derivanti dai pensionamenti per creare nuovi posti in ruolo per i ricercatori e non a contratto
222 voti a favore e 214 contrari: il governo è «andato sotto» ieri alla Camera. E su una questione importante che ribalta l'impostazione del ministro Gelmini sull'università: l'aula ha infatti approvato l'emendamento del Pd all'articolo 10 del ddl collegato sul lavoro che prevede di usare i soldi derivanti dai pensionamenti per creare nuovi posti in ruolo per i ricercatori e non a contratto. Questione che può investe in pieno il decreto Gelmini secondo cui per ogni cinque pensionati dovrebbero essere assunte due persone «e mezzo». In questo in modo, invece, si calcola che il turn over sarà al 60%. Relatore e governo avevano dato parere negativo. L'emendamento è passato per una «falla» nei banchi della maggioranza, dove tra missioni e assenze dell'ultimo minuto mancavano 99 persone. «Il Governo e la sua maggioranza sono stati battuti oggi alla Camera per la 36esima volta dall'inizio della legislatura», ha sottolineato ieri la prima firmataria dell'emendamento al ddl collegato sul lavoro, Manuela Ghizzoni «Il Pd ha ottenuto che a fronte dei pensionamenti vi siano 'posti sicuri' bocciando in questo modo anche la linea del ministro Gelmini». Le assenze in aula non hanno mancato di suscitare le ire dei «presenti» del Pdl: «Alla Camera, noi del Pdl siamo andati sotto su un emendamento serio e delicato, dedicato ai lavori usuranti ed altro. Abbiamo contato qualcosa come 99 assenti, 42 in missione, forse al polo Nord, e 57 dispersi chissà dove. Certo, c'è da vergognarsi e chiedere perdono al popolo sovrano, tuttavia, non tutto è perduto, a parte l'onore. La catarsi potrà scaturire solo dall'ira funesta di Berlusconi», ha detto il deputato Giancarlo Lehner . L'approvazione dell'emendamento ha mandato in tilt per qualche minuto la maggioranza. Tanto che il relatore ha chiesto e ottenuto 15 minuti di sospensione dei lavori per capire quanto l'emendamento incidesse sul decreto. Poi, tornato in Aula ha detto: «L'approvazione dell'emendamento Ghizzoni non altera lo spirito complessivo della impostazione del ddl lavoro». «99 persone assenti sono un chiaro segnale politico, che dimostra le profonde spaccature all'interno della maggioranza nei confronti delle politiche di Tremonti, Brunetta e Gelmini», ha detto Erminio Quartiani del Pd.