Non toccate infanzia e primaria, la riforma va fatta sul triennio delle superiori
Forti perplessità verso ‘La Buona Scuola’ da parte di Tullio De, linguista ed ex ministro dell’Istruzione: al momento è vuota di contenuti e in ogni caso ci sono pezzi di scuola che già funzionano benissimo, come il primo ciclo che hanno solo bisogno di più investimenti pubblici, a cominciare dagli spazi.
"La Buona Scuola? Al momento è vuota di contenuti: non c'è niente di concreto". Così liquida Tullio De, linguista ed ex ministro dell’Istruzione, le linee guida proposte dal governo per la riforma scuola.
Di questo progetto, ha detto De Mauro, avvicinato dai giornalisti nel corso di un convegno a Roma, "mi convince che il Presidente del Consiglio abbia improvvisamente scoperto l'importanza della scuola, ma non mi convince il fatto che questo disegno non sia legato a una conoscenza effettiva dei problemi della scuola, ma a pregiudizi. Ci sono pezzi di scuola che funzionano benissimo, come la scuola dell'infanzia e la primaria", che hanno solo bisogno di "più investimenti pubblici, a cominciare dagli spazi".In generale, ha osservato De Mauro "c'è poca e cattiva informazione sulla scuola: si parla di scuola come se fosse tutto un unico e indifferenziato e avesse bisogno di una rifondazione. Un buon governo - ha concluso - dovrebbe invece intervenire sul triennio della scuola superiore". Sono gli anni, quelli a cui si riferisce De Mauro, durante i quali la dispersione scolastica schizza in alto e anche per chi prosegue le difficoltà di apprendimento sono spesso davvero alte.