Organico di diritto ridotto all’osso. Altro che organico funzionale!
Mentre il Governo Renzi promette più insegnanti in tutte le scuole, pari ad un aumento dei posti di quasi l’8% per ogni scuola, nel frattempo si sta producendo un organico di diritto ridotto all’osso.
Lucio Ficara
I vari ambiti territoriali stanno lavorando, con calcolatrice alla mano, sugli organici di diritto 2015/2016. Tutte le cattedre sono state fatte, cercando di non concedere ore eccedenti a nessuna classe di concorso e riportando in modo rigido e vincolato le cattedre alle canoniche 18 ore. Anche per 2 sole ore mancati, il docente titolare di una scuola, dovrà completare in altra scuola, in modo da fare una cattedra orario esterna.
Per il prossimo anno, le cattedre orario esterne sono molto più diffuse dell’anno scolastico che si sta concludendo.
Dai dati acquisiti, ancora parziali, ma molto indicativi, i docenti in soprannumero nella propria scuola e quelli che si troveranno in esubero provinciale, sono ancora una volta in crescita. Rispetto a questi dati e alla prospettiva di maggiori esuberi, nasce spontanea una riflessione: “perché non concedere un maggiore numero di ore in organico di diritto?”.
La domanda è lecita, visto che il Governo non perde occasione di ricordare che il prossimo anno ci sarà l’organico funzionale, e quindi ogni scuola potrà contare in un maggiore numero di insegnanti. Nonostante queste promesse, si continua a fare gli organici in modo risicato, non concedendo quelle ore eccedenti per le classi di concorso in sofferenza e per recuperare qualche soprannumerario, in modo da evitare qualche esubero.
Questo metodo di fare gli organici non ci convince, e per dirla tutta va anche in senso contrario alla volontà politica di creare l’organico funzionale. Sono le illogicità di un sistema che è male amministrato e che non tiene conto del reale bisogno di organico.
Infatti, il prossimo organico funzionale, che dovrebbe essere varato con il DdL scuola, non è stato pensato e studiato per un’effettiva utilità funzionale, ma solo per consentire l’inserimento in ruolo di almeno 50mila docenti oltre quelli del normale turnover. Intanto, stando ai fatti reali, l’organico funzionale resta ancora una probabilità, mentre l’organico di diritto è una realtà, fatta di tagli e ristringimenti di cattedre. In questi giorni si stanno componendo gli organici delle scuole secondarie di secondo grado, e la conseguenza di ciò, sono i numerosissimi soprannumeri che le segreterie scolastiche stanno comunicando agli interessati, che dovranno entro 5 giorni da tale comunicazione produrre richiesta di trasferimento in modalità cartacea. Speriamo solo che, con l’organico funzionale, se verrà attuato, si dia ai perdenti posto la precedenza, se lo vorranno, di rientrare nelle loro scuola di titolarità.