Repubblica-Gli insegnanti bocciano Garagnani
Cresce la protesta contro l'iniziativa del telefonospia del deputato forzista Gli insegnanti bocciano Garagnani I DOCENTI delle Laura Bassi, infuriati, ricordano a Garagnani la Costituzio...
Cresce la protesta contro l'iniziativa del telefonospia del deputato forzista
Gli insegnanti bocciano Garagnani
I DOCENTI delle Laura Bassi, infuriati, ricordano a Garagnani la Costituzione, articolo 33, la libertà di pensiero. I professori del liceo Minghetti citano il Trattato teologicopolitico di Spinoza per criticare il telefono spia. Basta una frase: "Sarà dunque un governo estremamente dispotico quello che nega a ciascuno la libertà e di dire e insegnare quello che pensa". L'onorevole di Forza Italia bocciato dagli insegnanti bolognesi: in educazione civica, in storia e filosofia. Cresce la protesta a scuola contro la raccolta di denunce, promossa dal deputato e consigliere comunale forzista, sui professori che in classe criticano il governo e Berlusconi. L'elenco delle firme di chi si oppone e chiede la chiusura del telefonospia si allunga. E coinvolge su un fronte unico chi insegna e di chi studia.
Il coordinamento dei rappresentanti degli studenti, dopo il sitin di protesta in consiglio comunale, annuncia nuove proteste. "Il telefono è un modo per colpire i professori ma anche gli studenti '#8212; dicono i portavoce del coordinamento '#8212; è un modo subdolo di toglierci la libertà di espressione. La prova? L'accusa senza fondamento che Garagnani ha rivolto al Minghetti per la visione di un video su Genova. Noi ci opponiamo al telefono che raccoglie pareri negativi anche tra gli studenti di destra". Nelle lettere i professori sono infuriati. Un gruppo di insegnanti dell'Istituto comprensivo numero 5, si sono rivolti alla rubrica di Corrado Augias per contestare l'onorevole. "Leggere che c'è un telefono amico della scuola (come lo chiama Garagnani, ndr) per chi voglia raccontare episodi di propaganda antigoverno e antiamericana, è a dir poco, strabiliante. A dir poco perché ci sovvengono immediatamente ben altre parole, ben altri accenti. Ciò che lascia, per usare un eufemismo, amareggiati è quella parola amico. Si telefona ad un numero amico per confidarsi perché qualcuno la pensa diversamente? Perché opinioni diverse non sono ben viste? Perché fanno sentire in pericolo?". E ancora: "Non si può supporre che si tratti di uno spazio dedicato al confronto, dal momento in cui Lei vuole solo i nomi di chi la pensa diversamente. O meglio il nome delle scuole dove si trovano le persone che la pensano diversamente. Per farne cosa? Liste di proscrizione?".
(il. ve.)