Repubblica-Gli studenti si mobilitano niente sciopero della fame
Si moltiplicano le iniziative nella scuola contro la riforma del governo Gli studenti si mobilitano niente sciopero della fame Muta la protesta: a Lecce chiedono l'elemosina ...
Si moltiplicano le iniziative nella scuola contro la riforma del governo
Gli studenti si mobilitano niente sciopero della fame
Muta la protesta: a Lecce chiedono l'elemosina
GABRIELLA DE MATTEIS
A Firenze hanno sfilato con addosso soltanto un paio di slip, a Roma invece hanno scelto di fare lo sciopero della fame. Quest'anno la protesta degli studenti assume forme più decise, toni più provocatori. E così anche a Lecce per questa mattina è stata organizzata una manifestazione, che abbia, più delle parole, la forza dell'immagine. I giovani dell'associazione Studenti.net, che è anche un portale internet, oggi protesteranno alle 11 nelle vicinanze del Provveditorato di Lecce. Hanno scelto di indossare dei cartoni, e di chiedere provocatoriamente e simbolicamente l'elemosina. Vogliono denunciare la politica del governo, la riforma del ministro della pubblica istruzione Letizia Moratti, che prevede tagli alla scuola pubblica. L'iniziativa dell'associazione Studenti.net suona come una provocazione, e qui a Lecce, diventa il simbolo della protesta, il primo vero passo che nel Salento muove il mondo degli studenti in lotta. Perché la Pantera nel capoluogo salentino ha vagato da scuola a scuola, ed era sino ad oggi soltanto un'idea in cerca di dimora.
Così mentre gli studenti di un istituto tecnico per giorni hanno disertato le lezioni, per riprendere la normale vita scolastica poche ore prima dell'incontro scuola famiglia, altri hanno scelto semplicemente di concedersi un giorno di vacanza, altri ancora, come gli studenti dello storico Liceo classico Palmiero, hanno organizzato assemblee. A Lecce il movimento studentesco è in fermento, tanto che l'associazione Studenti.net , dice il responsabile per la Puglia, Domenico De Santis, potrebbe scegliere il capoluogo salentino per svolgere il 7 dicembre prossimo la manifestazione regionale. L'alternativa al vaglio degli organizzatori è Francavilla Fontana. In uno di questi due centri arriverà la protesta degli studenti di tutte le città pugliesi, arriverà il malcontento dei giovani per un disegno di legge, che per dirla con frasi prestate dalla politica, "rischia di distruggere la scuola pubblica". Quella scuola pubblica, alla quale quest'anno, gli studenti in lotta, danno un tributo di creatività e fantasia, con forme di protesta più consapevoli e decise. A Bari ad esempio a partire dalla fine di questa settimana i giovani iscritti agli istituti di scuola media superiore a forme di autogestione alterneranno normali ore di lezione. Non ci sarà per il momento lo sciopero della fame, quello che a Roma hanno attuato alcuni studenti del Liceo Tasso e che ha spinto poi il ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti ad accettare di ricevere proprio oggi alcuni rappresentanti dei liceali e delle associazioni che aderiscono al Forum degli studenti. Eppure l'atteggiamento dell'esponente del governo non frena la protesta a livello nazionale, e quindi anche in Puglia, dove oltre a Bari e a Lecce, in altri grandi centri urbani, il mondo della scuola è tornato a scendere in piazza. A Taranto alcune scuole sono occupate o in autogestione, così come a Brindisi e a Francavilla Fontana. Gli studenti protestano, in una prova generale della grande manifestazione che il prossimo 30 novembre richiamerà in una località della penisola migliaia e migliaia di giovani provenienti da tutte le regioni d'Italia per celebrare la giornata nazionale di protesta.