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Repubblica-Scuola, la Moratti cede a Roma gli Stati generali

Scuola, la Moratti cede a Roma gli Stati generali Scajola: "Non saranno tollerate violenze" Dalla maggioranza accuse all'Umbria e a Foligno: "Sono una piccola Stalingrado" Dop...

18/12/2001
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la Repubblica

Scuola, la Moratti cede a Roma gli Stati generali
Scajola: "Non saranno tollerate violenze"
Dalla maggioranza accuse all'Umbria e a Foligno: "Sono una piccola Stalingrado"
Dopo un mese e mezzo di preparativi e a 48 ore dal via, il governo rinuncia alla controversa sede di Foligno per la kermesse sulla riforma dell'istruzione pubblica


ROMA '#8212; Foligno addio. Dopo un mese e mezzo di preparativi un po' carbonari il ministro Letizia Moratti e il governo Berlusconi hanno deciso di trasferire gli Stati generali della scuola a Roma. "Per ridurre al minimo i disagi degli invitati", manda a dire il ministero dell'Istruzione. La grande kermesse mediatica inizierà domani mattina al Palazzo dei Congressi all'Eur e si concluderà giovedì all'ora di pranzo.
Saranno due giorni di grande mobilitazione per studenti, no global, cobas e professori contrari alla controriforma della Moratti. Durante gli Stati generali arriveranno a Roma da tutt'Italia decine di migliaia di manifestanti, per il corteo del 20 dicembre, a bordo di treni speciali e pullman. La tensione è già alta e il ministro dell'Interno Claudio Scajola avverte: "Roma è una città in grado di poter far svolgere qualsiasi manifestazione, ma mi auguro che nessuno venga con intenzioni pericolose perché non sarebbe tollerato".
La Cgil invece conferma l'appuntamento del 19 dicembre al centro Congressi "Capitini", nelle vicinanze dello stadio comunale di Perugia. L'assemblea, dalle 10 alle 13, sarà aperta dal segretario nazionale scuola Enrico Panini e chiusa da Sergio Cofferati.
Se a Roma sale la tensione, a Foligno la grande paura è passata. I commercianti cantano vittoria, tira un sospiro di sollievo il sindaco della città umbra, un po' meno contenti gli albergatori che, all'ultimo minuto, hanno visto sfumare un bel gruzzolo di milioni.
Gli Stati generali sono costati più di un mese di preparativi e hanno impegnato uno staff composto da decine di tecnici ed esperti: dalla Maurizio Costanzo Comunication alla Banca nazionale del LavoroEventi. E poi focusgroup con le associazioni di genitori e studenti. Il tutto corroborato da un robusto apparato informatico: comunicati, news letter, siti ad hoc per la kermesse del 19 e 20 dicembre. E poi quasi milletrecento partecipanti, giornalisti, troupe televisive, un collegamento via satellite. L'intera macchina organizzativa ha rischiato il collasso ieri mattina, quando è stato annunciato il ripensamento su Foligno. Cosa faranno adesso gli ospiti? Niente paura. La macchina si è rimessa in moto e i convegnisti che vengono da fuori Roma saranno ospitati all'albergo Melià sulla via Aurelia o all'Holiday Inn dell'aeroporto di Fiumicino.
L'improvviso dietrofront del ministro ha scosso anche la maggioranza. Il sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea ha commentato: "Gli Stati generali si terranno a Roma, malgrado i corvi". Il senatore del Biancofiore Maurizio Ronconi ha distribuito bacchettate: "C'è solo da vergognarsi, al punto in cui si era arrivati rinviare l'evento getta una grave responsabilità sulla presidente della giunta regionale umbra e sul sindaco di Foligno. La mania di considerare l'Umbria una piccola Stalingrado procurerà danni gravi".
Ma su Roma si concentra ormai la mobilitazione di chi osteggia la riformaMoratti. Nelle scuole di tutto il Paese, assieme alle numerose occupazioni e autogestioni, si svolgeranno domani centinaia di assemblee in preparazione del corteo di giovedì.
(ma.re.)


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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