Repubblica-Una mattinata al centralino 19 chiamate piene di insulti
IL REPORTAGE Hanno telefonato anche dall'Inghilterra, la rabbia dei dipendenti Una mattinata al centralino 19 chiamate piene di insulti ORE undici, il telefono è già caldo. '...
IL REPORTAGE
Hanno telefonato anche dall'Inghilterra, la rabbia dei dipendenti
Una mattinata al centralino 19 chiamate piene di insulti
ORE undici, il telefono è già caldo. 'Pronto, è qui il posto dove si denunciano i professori?'. 'Pronto, sono un giornalista, chiamo da Londra, mi hanno detto che qui si denuncia chi parla male di Berlusconi'. Altro squillo, 'Vergognatevi'. La segretaria è sfinita. E' mercoledì mattina, una delle giornate più tranquille, assicura. E sibila a denti stretti: 'Quella voce lì l'ho già sentita altre volte, fanno così, chiamano ogni minuto per disturbare, l'altro giorno nella pausa pranzo, trentadue chiamate, ora si sono calmati. Questo è un ufficio pubblico, io sono una dipendente comunale, non ho appartenenze politiche, faccio il mio lavoro e basta'. Ore undici e trentadue minuti, siamo alla dodicesima telefonata nella stanza del gruppo consigliare di Forza Italia in Comune. E se il buongiorno si vede dal mattino, qui è un inferno di squilli e proteste. Il 'telefonoamicospia' promosso dal consigliere onorevole Fabio Garagnani suona qui, a palazzo D'Accursio, lungo il corridoio dove si affacciano gli uffici dei partiti. Pronto? E giù parolacce quando non è il clic del ricevitore che si abbassa. Nessuna segnalazione, le diciannove chiamate che arrivano dalle dieci sino a mezzogiorno sono fatte di silenzi o arrabbiature. 'Le segnalazioni di casi concreti arrivano a Roma, alla segreteria di Garagnani, qui sono arrivate nei primi venti giorni, ora riceviamo ormai solo proteste'. E la risposta è sempre quella, uguale come il nastro di un registratore: 'No guardi, signora, lei si sbaglia, l'hanno informata male. Noi non raccogliamo nessuna denuncia, quelle le va a fare in questura se ritiene, segnalare i docenti è delazione, qui nessuno ha chiesto di fare questo'. La segretaria è paziente. E spiega così l'iniziativa: 'A Bologna è stata fatta solo una indagine conoscitiva sul territorio che riguardava un fenomeno non i professori come persone. Ora è finita, l'onorevole ha già presentato i risultati in conferenza stampa. ... A lei sembra una cosa fascista? Si sbaglia, non raccogliamo nessuna denuncia contro i docenti'. Driin. Pronto. Silenzio. Driin, pronto, 'questo è un telefono del Comune, l'onorevole è utilizzato a usarlo, conosco anch'io il diritto'. Sospiro, braccia che cadono: 'Tutta colpa di una mail che gira e che riporta il nostro numero dicendo che qui si denunciano i docenti'. Il centralino del Comune ora passa le telefonate al gruppo, dopo la tempesta di chiamate ricevute che lo hanno mandato in tilt. 'Chiediamo scusa ai colleghi, dovevamo avvisarli' ammette la segreteria di Forza Italia.
Entra Ariano Fabbri, il capogruppo, prende su la cornetta al posto della segretaria, mettono giù. 'Sta montando la protesta commenta ma c'è chi l'ha presa in modo diverso e si è reso conto che il caso da noi sollevato della propaganda in classe è un vero problema. La libertà di insegnamento è sacra, ma qualche insegnante starà più attento'. Passa il consigliere Carella, risponde, ancora la cornetta che si abbassa. 'Un insegnante ha le sue pulsioni e affinità politiche, ci mancherebbe, ma non può fare politica di parte a scuola'. Via cavo, arriva la replica. Contestazioni che finiscono anche nella casella vocale, dove viene registrata una canzoncina sonora contro Berlusconi, dove finisce la frase, 'vi faremo causa legale'. Indignazione, rabbia, insulti. 'Signora, io sono solo qui per ascoltare, non per dare risposte' sbotta la segretaria.
(il. ve.)