Repubblica-Urlo per la mia scuola, ma fuori dei partiti
LA LETTERA Urlo per la mia scuola, ma fuori dei partiti FRANCESCA IMBALDI , la studentessa che durante gli Stati Generali della scuola interruppe Berlusconi, replica alle letter...
LA LETTERA
Urlo per la mia scuola, ma fuori dei partiti
FRANCESCA IMBALDI
, la studentessa che durante gli Stati Generali della scuola interruppe Berlusconi, replica alle lettere che attraverso "Repubblica" le hanno inviato Giovanna Martano (ds) e Fulvio Martusciello (Forza Italia).
FRancesca Imbaldi
Cara Giovanna, ti ringrazio per le belle parole che mi danno conforto in un momento per me così delicato. Da studentessa attiva e partecipe ma spontanea ma comunque diciassettenne mi ritrovo sulle pagine dei quotidiani dove spesso non vedo riportati i sentimenti, gli ideali e tutto ciò che rappresento a nome degli studenti. Il mio ringraziamento va soprattutto alla donna e non a un rappresentante politico e questo non per denigrare qualcuno ma per ribadire il mio urlo di libertà. Sono sicura che capirai questo mio distaccarmi dai partiti visto che con un tuo atto a mio parere delicato e sentito hai dato modo a qualcun altro di tirarmi nuovamente in ballo tentando a mio parere di forviare l'attenzione degli studenti che in questo momento per volere della stampa puntano gli occhi su di me.
Rispondo ora a Fulvio Martusciello.
A 17 anni si ha una voglia irrefrenabile di farsi sentire e si è realmente convinti di poter cambiare il mondo. Sono partita da Napoli serena e convinta di poter discutere di ciò che ci passerà sulla pelle, ed invece per due giorni ci hanno riempito la testa delle loro teorie senza permetterci di parlare e alla fine ci hanno sbattuto fuori perché non eravamo d'accordo con il pensiero da loro espresso.
Io non voglio prendere posizioni partitiche in quanto ritengo di non avere ancora la vostra coscienza storica e critica ma credo di avere qualcosa che forse molti non hanno più, gli ideali. Io agisco guidata dalla voglia di combattere per quello in cui credo.
Mi è stato domandato cosa avrei chiesto a Berlusconi se fosse sceso dal palco, se invece di ignorare la mia voce e le grida dei diecimila fuori ci avesse risposto.
Io rappresentavo in quella sede gli studenti di Napoli, ero stata invitata per discutere e speravo di discutere invece sono stata zittita, sono gli adulti a dover rispondere ai ragazzi e non il contrario, per cui se Berlusconi vuole sapere cosa avevo da dire mi affrontasse lui stesso e non mandasse avanti i suoi subalterni, perché io a 17 anni mi riservo di rispondere solo a chi ritengo opportuno.
Per quanto riguarda il 1985 purtroppo non sono aggiornata in merito agli eventi studenteschi e non riesco a trovare documenti storici di questo grande movimento, forse nessuno se ne è accorto ma forse c'è qualcosa che io ricordo in quell'anno io compivo un anno. Nella speranza di poter evitare di gridare e di aver finalmente un colloquio con gli organi istituzionali, insieme con i miei compagni, vi porgo cordiali saluti e auguro buon anno a tutti gli studenti italiani.
FRANCESCA IMBALDI