Evitati i licenziamenti di docenti e Ata con contratti covid
Intervista alla sindacalista Anna Maria Santoro (Flc Cgil)
Lucio Ficara
Il 30 dicembre, se non si fosse intervenuti in tempo e con la dovuta tempestività, il personale Ata e i docenti con un contratto covid per l’anno scolastico 2021-2022 sarebbero stati licenziati. Su questo argomento abbiamo sentito la coordinatrice del dipartimento contrattazione nazionale della Flc Cgil Anna Maria Santoro, che ha anche delega alle politiche del personale Ata e delle risorse.
Intervista alla sindacalista Santoro (Flc Cgil)
Siete riusciti, anche se in extremis, ad evitare il licenziamento di tutti i docenti e il personale Ata con contratto Covid che sarebbe scaduto proprio oggi 30 dicembre. Siete soddisfatti di questo risultato?
Negli ultimi tempi, risponde Anna Maria Santoro, abbiamo più volte segnalato, al dott. Jacopo Greco, Capo dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministerodell’Istruzione, il bisogno urgente di un incontro con i sindacati per evitare il licenziamento del personale scolastico con contratto covid in scadenza il 30 dicembre e per evitare l’interruzione del servizio e quindi mantenere la continuità contrattuale. Tale possibilità, cioè di evitare il licenziamento, si è resa concreta alla luce delle modifiche, da noi fortemente richieste, apportate alla legge di bilancio per il 2022 che ha esplicitamente introdotto la proroga dei contratti covid sia per il personale docente che ata. La nostra insistenza è stata premiata con la convocazione di un incontro risolutivo al Ministero proprio il 29 dicembre che ha consentito la proroga automatica di tutti contratti covid, sia per docenti che per gli Ata, fino al 31 marzo 2022. In buona sostanza le segreterie scolastiche, che si sono trovate in mezzo al guado e alla difficoltà di prendere decisioni sui contratti covid, sono state tolte dall’impaccio grazie alla decisione presa in extremis di prorogare tutti i contratti covid per altri tre mesi. La Flc Cgil si dice soddisfatta perché nonostante fosse stata fissata la data del 4 gennaio per i chiarimenti politici con il Ministro Bianchi, si è riusciti, grazie alle insistenze sindacali, a lavorare in anticipo rispetto alla scadenza dei medesimi contratti e a trovare una soluzione temporanea. Si è trovata una soluzione di continuità, la decorrenza giuridica ed economica per tutti, a partire dal 31 dicembre, garantendo i lavoratori da possibili licenziamenti o interruzioni di servizio.
Vi accontentate del risultato parziale ottenuto o rivendicherete, a prescindere dallo stato di emergenza, una ulteriore proroga fino almeno al termine delle lezioni per tutti i contratti covid?
La data di proroga al 31 marzo 2022 non è una data arbitraria, ma è una data strettamente legata all’emergenza epidemiologica, però noi, specifica la sindacalista della Flc Cgil, stiamo affermando
che la scuola non deve uscire dalla situazione dell’epidemia allo stesso modo come vi è entrata, deve uscire meglio. Per noi questo significa, ad es, potenziare l’organico sia docente che ata per
far fronte a tutte le esigenze delle scuole. Ciò comporta nell’immediato che su questa esigenza devono essere riversate le economie esistenti, sappiamo esserci almeno 100 milioni di euro, per cui chiediamo che al primo provvedimento utile, che potrebbe essere il “milleproroghe 2022”, vengano stanziate le risorse per garantire la proroga di tutti questi contratti fino al termine delle
lezioni.
Prima dell’accordo con i sindacati, si era parlato insistentemente di lasciare ai dirigenti scolastici la possibilità, nell’ambito delle risorse assegnate, di prorogare oppure non prorogare i contratti covid a seconda anche delle esigenze. È vera questa cosa?
La questione, se lasciata nell’indeterminatezza, avrebbe potuto creare dei problemi perché i Dirigenti scolastici si sarebbe trovati nella necessità di fare delle scelte difficili su quanti contratti
prorogare e su quale personale confermare. Ciò avrebbe determinato un enorme contenzioso, mentre la soluzione ottenuta, anche se ancora parziale, è stata equa e rispettosa del lavoro di
tutte le componenti e garantisce l’uniformità di comportamenti da parte delle scuole. Adesso incalzeremo ancora, dopo l’incontro sul piano politico con il Ministro Bianchi, per fare diventare realtà l’impegno di prorogare i contratti Ata, tutti, fino a giugno con la prospettiva, da noi rivendicata, di confermare anche per il prossimo anno questo organico al fine di rafforzare e stabilizzare la dotazione a disposizione delle esigenze didattiche e funzionali delle scuola. E non solo, proprio sul personale Ata insisteremo con Bianchi affinché mantenga gli impegni che si è preso con il sindacato il 20 maggio scorso, di aumentare di 2288 posti le dotazioni dei collaboratori scolastici per mantenere i livelli occupazionali dei precari a seguito dei processi di internalizzazione.