Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Scuola, blitz del governo ecco il voto di fiducia. Intesa con la sinistra Pd

Scuola, blitz del governo ecco il voto di fiducia. Intesa con la sinistra Pd

Confermate le 100 mila assunzioni.Tetto alle donazioni per gli istituti privati, meno poteri ai presidi

24/06/2015
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Corrado Zunino

Sulla scuola, e sul maxiemendamento ora in aula al Senato, il ministro Maria Elena Boschi è autorizzata a mettere la fiducia. Il Consiglio dei ministri ieri sera alle nove ha dato il via libera e il presidente Matteo Renzi ha detto: «Vedremo se sarà necessario, se il dibattito parlamentare sarà tranquillo non porremo fiducia».

Quindi, ha ribadito quello che aveva detto la mattina a Courmayeur: «Se la riforma va in porto si vedranno più soldi per gli insegnanti, altrimenti le assunzioni saranno le 20-25mila previste dal turnover. Credo che l’alternativa debba essere chiara per chi, come il capogruppo di Forza Italia Paolo Romani, in Parlamento dovrà scegliere come comportarsi».
Ieri a metà pomeriggio la conferenza dei capigruppo del Senato, su richiesta di Lugi Zanda (Pd), aveva fermato la commissione Istruzione e rilanciato il testo fin lì prodotto dai relatori direttamente in aula: un maxi-emendamento prendere o lasciare. Oggi fino alle 19 si potranno presentare gli ultimi emendamenti e, quindi, inizierà la discussione. Domani il ministro per le Riforme costituzionali è pronta a presentare fiducia e maxi-emendamento di governo (che potrà ancora variare, rispetto al testo uscito ieri). Nella stessa serata di domani si prevede il voto finale del Senato.
Il nuovo testo cambia la composizione del comitato di valutazione in ogni scuola, posticipa la cosiddetta chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, assume subito gli idonei al concorso 2012 e mette un tetto di 100 mila euro alle donazioni private sui singoli istituti scolastici. Il governo è convinto di poter passare la prova. Il dem dissidente Corradino Mineo già dichiara: «La fiducia non la voto, è un puro atto di imperio. Non esco dal partito, ma il problema è che non possiamo modificare questo disegno di legge perché il capo non può mai sbagliare». Francesca Puglisi, anima della Buona scuola: «Facciamo centomila assunzioni dal 15 settembre, anche se una parte entrerà in servizio durante l’anno scolastico». La Lega annuncia che uscirà dall’aula. Il Movimento 5 Stelle: «La fiducia è il colpo di mano di un monarca».
Il presidente del Senato, Pietro Grasso: «Al Senato si poteva discutere di piu, ma l’opposizione poteva limitare il numero degli emendamenti». Manifestazioni di piazza a Roma (Palazzo Madama e poi Montecitorio) e a Bologna, per una protesta che non accenna a placarsi. La prossima settimana ci sarà l’ultimo, e blindato, passaggio della “Buona scuola” alla Camera: il governo la vuole legge di Stato entro martedì prossimo.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

LEGGI LA NOTIZIA