Scuola, maxi-concorso dopo le assunzioni “In cattedra in 180mila
Cambia ancora il piano: solo 100mila presi subito, poi il bando Scontro sul bonus per le paritarie: il ministro pressa ma il Pd frena
28/02/2015
la Repubblica
Corrado Zunino
Il ministro Stefania Giannini ha rivelato, ieri: saranno 180 mila le assunzioni della “Buona scuola”. Trentamila in più. Ma è una somma che non dice come i numeri degli assunti, in verità, scendono e che per levare molti precari dal mare delle graduatorie Gae (graduatorie a esaurimento, ndr) e metterli definitivamente in cattedra servirà il passaggio ravvicinato del concorso pubblico 2015-2016.
La materia “stabilizzazione dei docenti” è in continua trasformazione negli uffici dei tecnici dell’Istruzione e lo sarà fino a martedì mattina, giorno del Consiglio dei ministri dedicato anche alla scuola. Ricapitolando. Gli assunti subito, il prossimo settembre, saranno 120 mila e non i 148 mila di cui si è parlato nel librone “La Buona scuola”. Gli assunti subito e definitivi saranno, poi, solo novantamila, presi in gran parte dalla graduatoria a esaurimento Gae. Altri 15-18 mila docenti precari saranno chiamati dalla seconda fascia (questa d’istituto) sulla base dell’anzianità di insegnamento e soprattutto di ciò che insegnano: otterranno un contratto ponte che darà loro l’agognata cattedra per un anno, ma non il “ruolo”. Un anno ponte, somiglia alla vecchia supplenza lunga. Per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato i 15-18 mila precarioni dovranno partecipare al prossimo concorso. La prova andrà a bando entro giugno 2015 e già in ottobre il Miur conta di fare le prime selezioni scritte. Inizialmente doveva essere un concorso per 40 mila posti, ma saliranno a 60 mila ed è possibile che per i 15-18 mila “contratti-ponte” ci sarà una corsia preferenziale. Si sale a quota “100 mila assunti subito” aggiungendo i diecimila del concorsone 2012 non ancora inquadrati e i 1.793 che, secondo le prime stime del Miur, hanno maturato 36 mesi di supplenze su un ruolo vacante (sentenza della Corte Ue).
Sembra complicato, e lo è. Perché le stratificazioni delle graduatorie sono quasi ventennali, il censimento dei precari non è pronto e perché il ministero sceglie in base ai “bisogni della scuola”. Ci sono troppi aspiranti prof di lettere e filosofia, pochi di matematica e fisica e troppi precari iscritti nelle classi di concorso delle scuole primarie. È probabile che, esaurite le Gae, nelle classi di concorso necessarie — matematica, fisica, chimica — si passerà alla seconda fascia. E diverse migliaia di aspiranti “prima fascia” resteranno senza ruolo. Resterà fuori, per esempio, la gran parte dei 51 mila insegnanti d’infanzia in lista: c’è posto solo per diecimila. Già, il prossimo settembre le Graduatorie a esaurimento non saranno esaurite, come chiedeva invece il premier Matteo Renzi.
Il Miur sta preparando indennizzi per gli insegnanti precari ingiustamente non assunti: fino a dieci mensilità. Novità ci saranno per il personale amministrativo e tecnico (Ata). Il ministro chiede infine sgravi fiscali per le paritarie, ma il Pd non vuole investire sulle private viste le poche risorse. Deciderà Renzi martedì.