Sindacati, incontrare il Pd o il governo pari non sono...
Sulla scuola il "governo è irresponsabile: a tre giorni dallo sciopero nessuna convocazione" è giunta ai sindacati che giudicano questa come "pessima risposta al personale della scuola che martedì ha scioperato in massa".
Sulla scuola il "governo è irresponsabile: a tre giorni dallo sciopero nessuna convocazione" è giunta ai sindacati che giudicano questa come "pessima risposta al personale della scuola che martedì ha scioperato in massa". Per questo i segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams (Domenico Pantaleo, Fancesco Scrima, Massimo Di Menna, Marco Paolo Nigi e Rino Di Meglio) hanno affermato che "prosegue la mobilitazione avviata una rete di informazione costante nelle scuole".
"Quello di martedì 5 maggio - è detto nella nota unitaria Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams - è stato lo sciopero più partecipato del personale della scuola. Anche la Funzione Pubblica ne ha certificato la portata. Quasi l'80% del personale della scuola ha rinunciato ad una giornata di lavoro, ha partecipato alle manifestazioni, per far sentire forte la protesta nei confronti del provvedimento ora all'esame della Camera. La partecipazione delle famiglie, di tante associazioni e degli studenti, gli attestati di solidarietà, hanno mostrato come il tema della scuola e il rispetto per chi la fa funzionare, sia fortemente sentito come fondante per il nostro Paese".
"Dopo tre giorni è irresponsabile da parte del Governo, che avrebbe dovuto rispondere immediatamente ad una protesta così ampia del mondo della scuola e al segnale chiaro di uno sciopero così partecipato, non aver convocato i sindacati che hanno indetto lo sciopero per affrontare i tre punti chiari che sono stati posti: precari, superpoteri al dirigente, tutele contrattuali e rinnovo del contratto nazionale", prosegue la nota.
"Tre giorni durante i quali sono continuate le proteste nelle scuole, proprio in una fase delicatissima dell'anno scolastico. Ora è urgente una convocazione da parte del Governo. Non si può ignorare che lo sciopero del 5 maggio ha confermato che sul disegno di legge non c'è il consenso del Paese e del mondo della scuola e senza scelte condivise non si può migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione".
In merito agli emendamenti che la Commissione Cultura della Camera sta predisponendo, e che ci sono stati annunciati nel corso dell'incontro con il partito democratico, "seguiremo con attenzione tutti gli esiti ribadendo la necessità che ci siano radicali cambiamenti del testo del disegno di legge. Intanto abbiamo attivato una campagna capillare di informazione nelle scuole, attraverso le Rsu di tutti i sindacati scuola, per coinvolgere il personale della scuola sugli esiti del confronto e del dibattito parlamentare", conclude la nota