Tecnica della Scuola:Riforma Università, per Napolitano occorre allargare il confronto
D’accordo pure Pantaleo (Flc-Cgil): per fare le riforme occorre coinvolgere dal basso tutta la comunità scientifica, i sindacati, gli studenti, i precari e i ricercatori.
di Alessandro Giuliani |
Il Capo dello Stato risponde pubblicamente ad alcune associazioni auspicando il coinvolgimento di tutte le parti interessate ad entrare nel merito delle questioni. Il Pd approva e rilancia le sue contro-proposte al ddl. D’accordo pure Pantaleo (Flc-Cgil): per fare le riforme occorre coinvolgere dal basso tutta la comunità scientifica, i sindacati, gli studenti, i precari e i ricercatori. |
Il Capo dello Stato ha inoltre fatto sapere di avere risposto ai sottoscrittori dell'Appello per gli Statuti Autonomi degli Enti Pubblici di Ricerca, trasmessogli dal professore Rino Falcone del Coordinamento Osservatorio sulla Ricerca, assicurando di aver inviato, come nel caso della lettera della Rete 29 Aprile, il testo al Ministro Gelmini con " l'invito a considerare attentamente le questioni sollevate in merito alla presenza degli scienziati e dei ricercatori negli organismi di delineazione degli statuti degli EPR, e poi in quelli di governo degli stessi Enti scientifici".La lettera di Napolitano ha riscossi ampi consensi dal Partito democratico, secondo cui avrebbe usato parole e concetti “ assolutamente condivisibili”. Tanto che " i rilievi del Presidente della Repubblica mettono in luce i nervi scoperti della riforma dell`università approvata dal Senato". Per il responsabile Università della segreteria Pd, Marco Meloni, il suo partito “ sta cercando da mesi di portare il governo a un confronto nel merito sulla situazione dei ricercatori, strutturati e precari, i quali, come sappiamo, tengono materialmente in piedi la didattica delle nostre università. Ma il governo non si è mai preso la briga di rispondere alle nostre proposte, né tantomeno a quelle dei ricercatori, mostrandosi così insensibile a questa vera e propria emergenza che in autunno rischia di bloccare gli atenei”.
Queste le principali proposte del Pd: lo sblocco del turn-over per l`assunzione dei nuovi docenti e della misura della manovra che riduce del 50% i contratti temporanei; un reclutamento straordinario nel ruolo di professore per i prossimi 6 anni, finanziato con 140 milioni di euro all`anno; la programmazione delle risorse fin dal momento in cui vengono indette le nuove selezioni per i ricercatori in "tenure-track"; l`abolizione del precariato, con il contratto unico di ricerca. Il nostro auspicio è che, a differenza di quanto finora accaduto, il Parlamento - anche in considerazione delle mutate condizioni politiche -possa prenderle in considerazione al ritorno dalla pausa estiva".
Consensi per l’intervento di Napolitano sono giunti pure da Domenico Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil,secondo cui il suo appello per un confronto costruttivo sul futuro della ricerca e dell'università italiana deve necessariamente essere raccolto il prima possibile dal Governo: " finora - ha detto Pantaleo - si è proceduto senza alcun confronto e i contenuti del ddl di riforma dell'università, approvato dal Senato, sono inaccettabili". Per il leader dei lavoratori della conoscenza servono invece " vere riforme e non operazioni puramente mediatiche e per queste ragioni bisogna coinvolgere dal basso tutte le componenti della comunità scientifica, le organizzazioni sindacali, gli studenti, i precari e i ricercatori".