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Unità it: Napolitano con studenti e docenti «Condivido le loro preoccupazioni»

Nessuno può fingere di ignorare le difficili condizioni del sistema universitario e anch'io condivido la forte preoccupazione di docenti e studenti e conto sul loro sentimento di responsabilità al di là di ogni momento di comprensibile frustrazione».

18/10/2010
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l'Unità

«Nessuno può fingere di ignorare le difficili condizioni del sistema universitario e anch'io condivido la forte preoccupazione di docenti e studenti e conto sul loro sentimento di responsabilità al di là di ogni momento di comprensibile frustrazione». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Pisa al convegno per celebrare il bicentenario della fondazione della Scuola Normale Superiore.
«Senza interferire nelle discussioni e nelle decisioni che hanno luogo in governo e in parlamento - ha aggiunto Napolitano al convegno - sento il dovere di riaffermare il rilievo prioritario che va attribuito, non solo a parole ma con i fatti, alla ricerca e all'alta formazione e dunque all'Università».
Il capo dello Stato è nella città toscana per festeggiare i 200 anni della Scuola superiore. Lo hanno accolto decine di studenti assiepati dietro le transenne piazza dei Cavalieri con applausi e con lo slogan “Università pubblica”. Gli studenti hanno esposto uno striscione contro la riforma Gelmini e hanno distribuito un volantino nel quale spiegano i motivi del loro no al ddl del ministro all'Istruzione. Insieme agli studenti ci sono rappresentanti del Movimento dei ricercatori. «Università e unità è il massimo» ha risposto il capo dello Stato ai giovani.
L'istituzione universitaria fu fondata due secoli fa, il 18 ottobre 1810, con un decreto dell'imperatore francese Napoleone. Napolitano ha visitato la sede storica accompagnato dal direttore Salvatore Settis. Dopo un colloquio con alcuni rappresentanti del corpo accademico e degli studenti, Napolitano, è andato al Teatro Verdi, per un convegno sulla nascita della Normale, scuola d'eccellenza che raccoglie i migliori cervelli.
Al di là delle transenne c'è anche una decina di lavoratori della C-Global, azienda di servizi bancari del Gruppo Cedacri che ha deciso di chiudere le sedi toscane di Pisa e Firenze trasferendo gli 82 dipendenti nella sede principale di Collecchio (Parma). I lavoratori hanno indossato una maglietta con la scritta “Cedacri C-Global più utili, meno lavoratori, vergogna”.


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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