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Il Ministro sulla riforma tecnico professionale nelle scuole di Puglia

In Puglia annunciato un intervento diretto del Ministro Valditara che, a iscrizioni aperte, parlerà direttamente ai genitori per spingere la riforma che taglia un anno alle superiori, apre ai privati e riduce la qualità

03/02/2024
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A cura della FLC CGIL Puglia

Mentre si allunga l’elenco degli operatori della scuola oggetto di aggressioni, ultimo in ordine di tempo un dirigente scolastico e un docente a Lucera (a tutti loro va ovviamente la nostra solidarietà e vicinanza), mentre si assiste all’aumento dei furti nelle scuole che con le risorse del PNRR stanno incrementando la propria dotazione tecnologica, il Ministro si affaccia in Puglia non per affrontare questi ed altri problemi, ma per orientare le scelte dei ragazzi in uscita dal primo ciclo ad aderire con la propria iscrizione alla riforma introdotta dallo stesso Ministro con la filiera tecnologico professionale.

Vengono infatti “invitati” i dirigenti scolastici a pubblicizzare un incontro di orientamento destinato alle famiglie dei ragazzi - “il Ministro incontra le famiglie” - in uscita dal terzo anno di scuola secondaria di primo grado per il quale dovranno destinare e attrezzare idonei spazi nelle scuole per poter permettere di seguire l’intervento del Ministro che si prenderà cura personalmente dell’orientamento degli studenti pugliesi verso la scuola secondaria di secondo grado. Per le iscrizioni ai tecnici e professionali riformati, dunque, non bastano la cartellonistica, gli open day, le giornate di orientamento nelle scuole medie, è necessario lo spot del Ministro in persona che parla direttamente ai genitori “a scuole unificate”. Il tutto infatti accade a iscrizioni degli studenti in corso e con un grande sbilanciamento ministeriale verso un indirizzo di scuola specifico oggetto, tra l’altro, di una riforma già bocciata dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per i numerosi punti critici cui espone l’intero sistema. Poiché la riduzione di un anno del ciclo di studi e la forte spinta settorializzante e di selezione sociale che esprime, l’apertura all’insegnamento di soggetti privati non dotati di alcuna abilitazione, l’abbassamento della qualità dell’istruzione e l’anticipo a 15 anni dell’alternanza scuola-lavoro, non hanno suscitato l’interesse spontaneo delle famiglie, ecco, dunque, che interviene l’aiutino, inedito e inaudito del Ministro, con un intervento che sa davvero di propaganda soprattutto per il coinvolgimento strumentale dei dirigenti scolastici.

E, ironia della sorte, ciò accade mentre, si sono verificate aggressioni in più episodi nelle ultime ore proprio nei confronti dei dirigenti scolastici pugliesi che avrebbero bisogno di ben altre attenzioni da parte del Ministro il quale dovrebbe adoperarsi per garantire un clima di maggior tutela, rispetto e serenità per gli operatori della scuola che, come si vede, nel nostro territorio, nonostante le difficoltà di contesto, rappresentano quotidianamente lo Stato con serietà, misura ed equilibrio. Lo stesso che vorremmo impiegassero i nostri rappresentanti politici e istituzionali, evitando discutibili passerelle propagandistiche.