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17 novembre sciopero della Conoscenza. Gli enti di ricerca in assemblea a Roma

Gli enti di ricerca si ritroveranno al CNR dalle ore 10 per una grande assemblea pubblica insieme all’Osservatorio della Ricerca.

15/11/2010
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La ricerca pubblica è sottoposta ad un attacco senza precedenti che avviene attraverso interventi combinati. La soppressione e l'accorpamento di alcuni Enti, il sostanziale blocco del reclutamento, l'attacco alle retribuzioni, contenuti nella manovra economica si accompagnano ad un pesante intervento sugli assetti di molti importanti Istituti di ricerca.

La legge che avrebbe dovuto garantire maggiore autonomia agli enti è stata trasformata nel suo opposto.

Guardando all'avanzamento dei diversi processi di riordino è sempre più evidente che si tratta di un disegno organico e parallelo a quello messo in campo per l'Università. L'obiettivo è la riduzione sistematica dello spazio pubblico della ricerca che può preludere ad un cambiamento della missione dei principali enti del nostro paese.

Gli Statuti degli enti sono stati elaborati fino ad oggi da CDA integrati con esperti senza alcuna esperienza nel settore “specifico e speciale” della Ricerca Scientifica e della Innovazione Tecnologica.

Esiste un filo rosso che lega tutti i testi ed è rappresentato dalla marginalizzazione della comunità scientifica interna e del personale negli organi di autogoverno. In sostanza, come avevamo previsto, l'autonomia statutaria è diventata il cavallo di troia per esercitare un controllo più stringente su queste istituzioni. Ogni riferimento alla carta europea dei ricercatori richiamato nella legge è stato disatteso anzi si annunciano passi indietro rispetto agli attuali livelli di autonomia.

Per queste ragioni gli enti di ricerca si ritroveranno al CNR dalle ore 10 per una grande assemblea pubblica insieme all’Osservatorio della Ricerca.

Al termine si raggiungerà il corteo dell’università che parte da La Sapienza.

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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