CNR, risultati ANVUR: le interpretazioni opinabili di alcuni Direttori di Dipartimento
La FLC CGIL continuerà a essere con tutti i mezzi accanto ai lavoratori dell'Ente.
Il 16 luglio scorso l’ANVUR ha presentato i risultati della VQR 2004-2010. La FLC CGIL aveva ragione nel denunciare che il modello ANVUR poteva essere utilizzato per frantumare i gruppi, indebolire la ricerca collettiva, e ricattare i singoli ricercatori che si collocano liberamente "fuori dagli schemi e dai potentati", scaricando su di loro la responsabilità della scarsa valutazione del CNR. Il quadro è ancor più chiaro alla luce dell’attacco che alcuni Direttori stanno portando alla FLC che ha promosso, spesso in solitudine, la maggior parte delle battaglie contro il modello baronale sul quale è stato disegnato anche l’ANVUR.
A penalizzare l’Ente non è stata certo la protesta di un consistente numero di ricercatori che si è rifiutato di sottomettere i propri prodotti, ma l’ingiustificabile disinteresse dell’Amministrazione e, in particolare dell’allora presidente, che a suo tempo non intervenne presso l’ANVUR per introdurre criteri valutativi più rispondenti alla complessità delle attività CNR.
Consapevole di questi limiti, durante l’iniziativa promossa dalla FLC il 17 maggio dello scorso anno al CNR l’allora Ministro Profumo disse con chiarezza che si doveva considerare la valutazione come una sperimentazione di sistema e non un giudizio sui singoli.
Peraltro, anche il Ministro Carrozza, nel concludere i lavori del 16 luglio, ha ricordato che spetta alla politica decidere come allocare le risorse utilizzando i dati raccolti e ha affermato che tali dati non saranno utilizzati per ripartire la quota premiale del FOE che richiede, come già ricordato dalle Commissioni cultura di Camera e Senato, una profonda revisione.
Appare quindi del tutto improprio e sciagurato l’uso che alcuni Direttori di Dipartimento vorrebbero fare dei risultati ANVUR, stilando immaginarie classifiche di buoni e cattivi.
Il Decreto che regola la procedura di valutazione prevedeva (art. 11 DM 15 luglio 2011) che dovesse riguardare solo il Sistema Nazionale della Ricerca, le Strutture (nel nostro caso, il CNR) e i Dipartimenti o altre organizzazioni equivalenti, garantendo, perciò, la riservatezza dei dati rispetto alle persone.
La FLC diffida i direttori di dipartimento dal proseguire nell’indagine avviata in alcuni Dipartimenti, invita il Presidente a richiamare questi solerti Direttori che, invece di adoperarsi a risolvere i problemi reali della rete scientifica, disperdono energie in inutili e sciagurate indagini.
La FLC continuerà ad essere, con tutti i suoi mezzi, anche legali, accanto ai lavoratori del CNR per sostenere battaglie di libertà come la protesta contro il modello di valutazione dell’ANVUR.