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Il TAR del Lazio boccia il commissariamento dell’ISS

La FLC CGIL, attraverso la voce del Segretario generale, Domenico Pantaleo, aveva denunciato questa scelta del governo che, invece di rilanciare l’ente restituendo le risorse sottratte al fondo ordinario negli ultimi anni, ha introdotto il commissariamento congelando nelle difficoltà le sue attività tecnico scientifiche.

20/01/2016
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Il Tar del Lazio con la sentenza n. 00213/2016, in cui accoglie il ricorso presentato da due ex membri del CdA dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha giudicato illegittimo il commissariamento dell’ISS disposto dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin nell’estate del 2014.

Un provvedimento “adottato in palese violazione delle circolari del Ministero dell'Economia e delle Finanze…”. In particolare il Tar del Lazio non ha potuto che “uniformarsi alle conclusioni contenute nella relazione del prof. Galeotti, incaricato della verificazione, il quale, sulla base di un analitico esame delle circolari del Ministero dell'Economia e delle Finanze intervenute a disciplinare la materia oggetto della presente controversia nonché dei dati contabili relativi all'Istituto Superiore di Sanità, ha testualmente affermato che non appare quindi sussistere in capo all'Istituto Superiore di Sanità negli anni 2011 e 2012 la situazione di disavanzo di competenza così come definito dalle disposizioni normative vigenti e dalle circolari richiamate in atti quali presupposti applicativi della misura decadenziale”.

L’ISS, quindi, non doveva essere commissariato e le sue difficoltà economiche sono state prodotte unicamente dai tagli al bilancio fatti dai governi che si sono succeduti in questi anni, tagli che hanno ridotto le capacità operative dell’ISS, costretto il personale a un surplus insostenibile di lavoro per cercare di tamponarne gli effetti, obbligato i ricercatori dell’ente a cercare fondi da qualunque parte, rendendo così meno indipendente l’ISS. Il commissariamento è stato inoltre utilizzato da certa stampa per descrivere l’ISS come un ente allo sbando, facendo venire il sospetto che lo scopo del commissariamento fosse proprio un attacco all’ISS con l’obiettivo di una riduzione dei suoi compiti istituzionali di promozione e tutela della salute pubblica e la trasformazione delle sue attività in qualcosa di appetibile per i privati che si muovono dentro il sistema salute. La stessa Corte dei Conti che sancisce il commissariamento (vedi ad es. Determinazione 6 ottobre 2015, n. 97), fa riferimento alla necessità di incrementare i servizi a terzi e i rapporti con il privato.

La FLC CGIL si è espressa con molta chiarezza sul commissariamento dell’ISS ritenendolo una scelta scellerata e pretestuosa. Chiedemmo immediatamente l’interruzione delle procedure di commissariamento e abbiamo vigilato e lavorato sempre nell’interesse del personale dell’ente e della salute pubblica durante i 12 mesi di commissariamento dell’ente.

Ora la Ministra Lorenzin dimostri che i sospetti di attacco all’ISS erano infondati e sostenga l’Ente Pubblico di Ricerca organo tecnico-scientifico della sanità pubblica italiana con un adeguato supporto economico, restituendo i fondi tolti in questi anni(basterebbe una parte di quanto il governo si è impegnato a dare per il progetto Human Technopole nell’area EXPO) e avviando da subito una politica di reclutamento del personale, risanando i problemi del precariato storico che possa rilanciare l’ente con risorse nuove e qualificate.

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