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INAF: piano assunzioni 2011/2013, si scoprono le carte

La linea della nuova dirigenza e del nuovo CdA si rivela con un atto miope e di sostanziale disinteresse riguardo le aspettative dei più di 300 precari dell'ente.

29/12/2011
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Il presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica ha firmato il 21 dicembre 2011 il piano di programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2011/2013. Dalla lettura del piano che ci è stato inviato e che alleghiamo si evincono chiaramente due cose:

  1. l'INAF preferisce rischiare di perdere circa 40 nuovi posti di lavoro che se non assegnati entro il 31 dicembre saranno persi a meno che non vi sia un decreto del Governo che proroghi questa scadenza, rifiutandosi di fatto di scorrere graduatorie attive e/o di avvalersi dell'art 5 del CCNL.
    L'amministrazione dunque non confida nelle procedure concorsuali da lei stessa gestite e neppure nelle selezioni effettuate per tenure track sempre da lei stessa effettuate.
    Ma non sempre. Infatti, quando si è trattato di scorrere graduatorie per dipendenti della sede centrale ciò è stato fatto rapidamente con uno snellissimo decreto del presidente.
    Facciamo notare che ad oggi ancora non sono neanche stati banditi tutti i concorsi del turn over 2009. Che potevano già essere banditi da un anno.
  2. Ancora più grave reputiamo la scelta politica dell'ente fatta per gli anni 2012-2013 di destinare le scarsissime risorse da turn over verso posti di primo e secondo livello a fronte di un solo nuovo ricercatore-tecnologo per anno.
    Questa scelta porta di fatto una ulteriore riduzione del personale poiché a fronte dei 10 posti di livello I e II, che verosimilmente in grandissima percentuale andranno a personale già in servizio, l'amministrazione rinuncia di fatto ad almeno 22 nuove assunzioni di ricercatori/tecnologi.

Inoltre, i conti vagliati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione risultano in ogni caso incoerenti in quanto: il costo unitario di un ricercatore/tecnologo in alcune tabelle ammonta a 46.026 euro in altre a 48.483 ed uno CTER passa da 40.202 euro a 47.311 euro.
Solo l'eventuale sbaglio di computo, se fossero vere le prime cifre, si tradurrebbe in una perdita di ulteriori 6-8 posti per errore contabile.

Non è dato di sapere in quale CdA e con quale atto si siano stabilite le tabelle di utilizzo dei fondi del turn over 2011-2012. Facciamo notare che i conti non sono neanche coerenti con le uniche tabelle di costo del personale pubblicate sul sito dell'INAF, peraltro non esaustive in quanto mancano del dettaglio della composizione stipendiale delle varie voci.

A questo punto la domanda sorge spontanea anche per il calcolo dei risparmi da turn-over: che numeri sono stati usati?

Chiediamo che immediatamente si cambi il piano di assunzioni per il 2011 e 2013 andando a richiedere i circa 22 posti di ricercatore e tecnologo di III livello anziché i 10 posti per I e II livello. Sottolineiamo che i 10 posti per livello superiore sono solo uno specchietto per le allodole e non una opportunità di carriera per i dipendenti che da anni aspettano di poter avere un giusto riconoscimento, considerato anche l'incomprensibile inerzia nelle applicazioni dell'art. 15 del contratto.

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Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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