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INRAN: prosegue la protesta dei lavoratori contro la soppressione dell'Istituto

Lunedì 9 luglio 2012 presidio a Roma dalle ore 10 alle ore 13 sotto il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

08/07/2012
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Circa 50 milioni di euro di tagli sugli enti di ricerca, questo darà un segnale mortale alla scienza e alla ricerca italiana e chi la fa.
Anche il Decreto Legge 95/12, in piena continuità col precedente Governo, interviene pesantemente sugli enti di ricerca, con tagli delle piante organiche, ai fondi di finanziamento e con operazioni di soppressioni e accorpamenti con grave nocumento per le attività di ricerca e per i lavoratori.

È il caso dell'INRAN: due anni fa la Finanziaria di Tremonti nel 2010 prevedeva di essere accorpato con l'ex ENSE e l'ex INCA ed oggi, a distanza di due anni, viene soppresso e accorpato al CRA, senza il pezzo ex ENSE che viene scorporato e accorpato all'Ente Risi, un ente di diritto pubblico e quindi non un ente di ricerca con un contratto di tipo privatistico, mentre i lavoratori dell'INCA vengono messi addirittura in mobilità.

I lavoratori sono stanchi di essere trattati come pacchi postali, senza più alcuna dignità.
Per questo i lavoratori dell'INRAN hanno iniziato l'occupazione dell'istituto centrale di Roma e si apprestano domani 9 luglio ad andare tutti insieme con forza sotto il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per essere ricevuti dal Ministro Catania.

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