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ISPRA e ricerca ambientale: fare chiarezza subito

Dopo anni di continui tagli al Sistema della Ricerca, accorpamenti traumatici e soppressioni, vediamo anche i "professori" del Governo Monti accingersi ad operare in questo senso senza criterio e, ci permettiamo di dire, senza alcuna conoscenza.

05/07/2012
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L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale esce ora da una lunga fase di incertezza, con lo sforzo di tutti i suoi dipendenti che hanno continuato a garantire le attività di controllo, di intervento e di ricerca ambientale, necessarie ad un paese civile, e che aspettavano a giorni l'emanazione dello Statuto.

Con la scusa di operare tagli e risparmi (tutti da dimostrare) si annuncia l'ennesimo accorpamento per ISPRA, questa volta in una Agenzia, che convoglierebbe ministero e l'ISPRA all'interno di un "maxi ente", che includerebbe anche le porzioni di ricerca ambientale di CNR, INGV e ENEA.
Soggetto ancora dalla natura ignota, ma certamente finalizzata ad assorbire strutture e personale afferente in vari modi al Ministero e che questo non può più permettersi.

Da mesi abbiamo proposto una discussione con il Ministro Profumo e con gli altri ministeri coinvolti per realizzare una cabina di regia del sistema della ricerca pubblica e un sistema di governance degli enti e di nomine dei vertici che ne garantisca l'autonomia scientifica, trasparenza e merito, almeno simile a quello in uso negli enti vigilati dal MIUR, e che sia in grado di porre fine alla stagione dei commissariamenti.

Volgiamo parlare seriamente del riassetto della ricerca pubblica e dare davvero al sistema pubblico quella stabilità che è una delle condizioni necessarie affinché ricerca e innovazione possano giocare un ruolo positivo per lo sviluppo e la crescita del Paese. Ma certamente non siamo disponibili all'ennesima operazione di mascheramento degli effetti della cattiva politica a costo della macelleria interna agli enti. Quindi dall'ISPRA arriva forte il grido: giù le mani dagli enti di ricerca pubblica.

Per ragioni logistiche, causa sciopero del trasporto pubblico, è stato rinviato alla prossima settimana il Presidio sotto il Ministero dell'Ambiente per la prevista "ennesima" trasformazione dell'ISPRA e per le dichiarazioni del Ministro Clini nel corso di un incontro sindacale.

Riteniamo necessario in questo momento coinvolgere più possibile il personale della grave situazione dell'ISPRA con le ultime modifiche che stanno intervenendo nel testo di spending review che la vedono nuovamente trasformata. Per questo la FLC CGIL ha indetto un'assemblea generale di tutto il personale lunedì 9 luglio alle ore 10.30 per avviare le prossime iniziative di contrasto atte a scongiurare l'ennesima trasformazione e a salvaguardia del personale precario.

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