ISS: al via il riordino. Dalla terzietà al conto terzi, ovvero il declino della ricerca
Ennesima occasione mancata per il rilancio dell'ISS, a rischio l'autonomia dell'Ente e la partecipazione della comunità scientifica alle scelte strategiche.
Procede di pari passo tra il Ministero della Salute, con la convocazione delle sigle sindacali, e la Commissione Affari Sociali della Camera, con l’esame del testo, l’iter di riordino dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il 3 novembre, mentre le organizzazioni sindacali venivano convocate presso il Ministero della Salute per essere ascoltate sulla bozza di riordino dell’ISS, il Ministro Ferruccio Fazio relazionava in Commissione Affari Sociali alla Camera dei deputati sul decreto di riordino degli enti vigilati dal suo Ministero, incluso quindi l’ISS.
All’incontro al Ministero della Salute erano presenti tutte le sigle sindacali. Le organizzazioni sindacali hanno stigmatizzato l’assenza all’incontro sia del Ministro che del Direttore Generale del Ministero della Salute preposto.
In modo unitario tutte le organizzazioni sindacali hanno chiesto che per l’ISS venga mantenuta l’autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e contabile dall’autorità governativa. E’ stato sottolineato che l’autonomia dell’ISS, così come era già previsto dalle leggi vigenti, ne garantisce la prerogativa di terzietà rispetto ai soggetti che operano nel campo della salute nell’interesse del paese.
La FLC CGIL ha sottolineato l’assenza di qualsiasi riferimento anche solo alla parola “ricerca” nell’impostazione del documento dove invece c’è una forte spinta verso l’attività di “servizio a terzi”. Già nella relazione illustrativa del riordino presentata dal Ministro Fazio al Consiglio dei Ministri lo scorso 22 settembre il Ministro affermava che “l’Istituto offre servizi a terzi così da introitare nuove e maggiori risorse da annoverare nel bilancio dell’ente e sopperire, in parte, ai trasferimenti erariali dello Stato”.
La FLC CGIL ribadisce con forza la necessità di sostenere l’autorevolezza dell’ISS con finanziamenti adeguati da parte dello Stato e non riducendo la ricerca per la sanità pubblica esclusivamente ad una ricerca di clienti per la fornitura di servizi. La stessa possibilità di realizzare la Scuola Superiore della Sanità Pubblica, appare depotenziata dal fatto che possa realizzarsi come prevede il decreto a costo zero.
La FLC CGIL è impegnata a contrastare in tutte le forme un decreto di riordino che non coglie le potenzialità di un possibile rilancio dell'Ente, sul piano dell'autonomia scientifica, delle risorse, della lotta alla precarietà, della previsione di un Comitato Scientifico partecipativo e rappresentativo della comunità scientifica interna. Tanto più in una fase in cui un governo debole, com'è quello attuale, dovrebbe astenersi dall'intervenire su materie delicate come questa.
La FLC CGIL è impegnata per questo nelle iniziative di contrasto nei confronti del governo, del Ministero e dei vertici dell'Istituto, contro un decreto di riordino minimalista e pericoloso per l'ISS, che sacrifica l'autonomia scientifica alle leggi del mercato.
In allegato il verbale dell’incontro al Ministero della Salute.