La FLC chiede azioni rapide sugli enti di ricerca
Dopo l’entrata in vigore della legge per il riordino degli enti di ricerca, il Segretario Generale Enrico Panini scrive una lettera al Ministro Mussi.
Nella lettera al Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, Enrico Panini chiede interventi rapidi per ridare autonomia agli enti sulla base della delega approvata in Parlamento, ma anche per definire il Piano Nazionale della Ricerca e far partire l’attività dell’ANVUR.
Ricorda anche l’impegno del Governo ad estendere i principi di autonomia a tutti gli enti di ricerca.
Roma, 30 ottobre 2007
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Roma, 26 ottobre 2007
Prot. n. 584/2007
On. Fabio Mussi
Ministro della Università e della
Ricerca Scientifica
Egregio Signor Ministro,
è appena entrata in vigore la legge per il riordino degli enti di ricerca vigilati dal MiUR che deve dare loro quell’autonomia che la Legge 168 prometteva, ma che ad oggi è stata loro negata.
Abbiamo operato come FLC Cgil perché tale Legge fosse migliorata e riteniamo che la versione attuale rappresenti un buon punto di mediazione che potrà essere molto utile per la ricerca pubblica italiana.
In sede di discussione al Senato il Governo ha recepito un ordine del giorno che “
impegna il Governo ad adottare ulteriori iniziative normative volte ad estendere l'efficacia del presente provvedimento agli enti di ricerca non vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca, nel rispetto della loro autonomia e della libertà della ricerca scientifica.”.
Ci sono pertanto le condizioni per interventi dei singoli Ministeri vigilanti, sia attraverso regolamenti, sia leggi, sia buone pratiche che diano autonomia a tutto il sistema della ricerca pubblica italiana.
Sappiamo, infatti, che l’autonomia è una condizione necessaria per svolgere a livello di eccellenza ed in modo proficuo per il paese qualunque attività di ricerca.
La FLC Cgil ha sempre difeso il trinomio che dovrebbe essere posto alle fondamenta degli enti di ricerca: programmazione, autonomia e valutazione.
Esso, fino ad oggi, è purtroppo rimasto sulla carta.
Nelle azioni che Lei, signor Ministro, ha intrapreso vediamo l’intenzione di procedere in questa direzione.
Per l’insieme di queste considerazioni Le chiediamo di operare affinché:
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il Governo vari con urgenza il Piano Nazionale della Ricerca ed il Piano Spaziale con un’impostazione di profilo elevato che ci permetta di ritornare a testa alta nei contesti internazionali;
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i decreti legislativi in attuazione della delega vengano varati celermente in modo da ridare, con l’autonomia, fiato agli Enti ed ai ricercatori che vi operano, prevedendo anche il confronto con le OO.SS.;
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l’ANVUR sia messa al più presto nelle condizioni di operare.
Augurandomi di ricevere un Suo rapido e positivo cenno di riscontro, Le lascio i miei migliori saluti.
Enrico Panini