Elezioni RSU 2012: voto ai precari, negli enti di ricerca incredibile accanimento di CISL e UIL contro questa possibilità
Garantire partecipazione e democrazia ad ogni lavoratore: questa è la condizione per ricomporre l'unità del mondo del lavoro.
Avevamo proposto che, quanto meno, le lavoratrici e i lavoratori con contratto a termine potessero votare ed essere eleggibili alle prossime elezioni delle RSU. L'attuale regolamento elettorale, pensato nel 2007, avrebbe consentito, con una interpretazione tesa ad attualizzarlo come avviene normalmente con numerose norme, di allargare notevolmente la platea elettorale anche se non di garantire il diritto di voto a tutti. L'ARAN, infatti, si è sempre dichiarata indisponibile a considerare il voto dei collaboratori coordinati e continuativi e degli assegnisti di ricerca in quanto personale non coperto dalla contrattazione collettiva.
Tuttavia, trattandosi di una “materia endosindacale”, la responsabilità di questa interpretazione estensiva era ed è in capo alle singole organizzazioni. Mentre nelle università e in molte altre amministrazioni pubbliche ciò è avvenuto senza particolari problemi, negli enti di ricerca abbiamo assistito ad un atteggiamento di forte ostilità di alcuni sindacati contro questa ipotesi. Siamo passati dalle minacce, neanche tanto velate, di impugnare i risultati ad autentiche contro campagne come nel caso dell'Invalsi dove la stessa amministrazione è stata costretta a fare un passo indietro.
I fatti dicono che questi sindacati hanno adottato una linea apertamente contraria all'estensione del voto che è un diritto universale di ogni lavoratrice e lavoratore indipendentemente se è precario o a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda, poi, l'affermata disponibilità a modificare il regolamento elettorale sbandierata da alcuni vogliamo ricordare che ciò avrebbe messo in discussione lo svolgimento delle elezioni RSU nel 2012. Quindi la “via maestra” era in realtà un pretesto per rinviare ulteriormente le elezioni in tutto il pubblico impiego. Questo per la Cgil non era possibile perché il diritto ad eleggere le RSU non può essere sequestrato dalle organizzazioni sindacali.
Per queste ragioni la FLC CGIL si impegna a sostenere l'elezione di una rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori precari a prescindere dalla tipologia contrattuale che farà parte a pieno titolo delle delegazioni trattanti i tutti gli enti. In alcuni casi ciò avverrà in concomitanza delle elezioni RSU in altri nei giorni immediatamente successivi. Tutte le piattaforme rivendicative e gli accordi saranno sottoposte al voto di tutti i lavoratori.
Alle molte differenze tra la FLC e le altre organizzazioni si aggiunge anche questa. Non saremo mai un sindacato autoreferenziale che fa prevalere gli interessi di organizzazione sul bisogno di garantire partecipazione e democrazia ad ogni lavoratore perché è questa la condizione per ricomporre l'unità del mondo del lavoro.