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Ricerca e precariato: “Salviamo il futuro del Paese”, il 26 ottobre a Roma

Fermiamo il precariato finanziando gli enti pubblici di ricerca. Appuntamento alle ore 11.00 in Piazza Bernardino da Feltre (Mur).

20/10/2023
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FLC CGIL - FIR CISL - UIL Scuola RUA

Nei prossimi anni il nostro Paese dovrà affrontare innumerevoli sfide. Prove decisive che determineranno il futuro dell’Italia. Partite complicate che non si possono vincere senza il fondamentale apporto della ricerca. Viviamo un’epoca di grandi cambiamenti che mettono a rischio il mondo come lo conosciamo. Per citarne alcuni: il riscaldamento globale, l’intelligenza artificiale, la pandemia. Al tempo stesso turbolenze sociali accompagnano intense trasformazioni della nostra società: le guerre, il razzismo, il sessismo, il complicato rapporto con la tecnologia. In questo crocevia della storia, la ricerca pubblica è sempre più necessaria per trovare possibili risposte, soluzioni, vie d’uscita.

Nonostante la grande necessità di ricerca, negli Enti si moltiplicano le precarie e i precari, senza che venga prospettata una strada per la stabilizzazione o un programma di concorsi per assumere nuovi lavoratori della ricerca. La condizione di precarietà è un grave male per la ricerca, ne peggiora enormemente il livello perché non fornisce continuità al personale, tronca i percorsi di carriera, non alimenta il capitale umano.

Oggi, in assenza di strumenti di regolare reclutamento di personale a tempo indeterminato, in breve tempo si è di nuovo formato un significativo contingente di precari.

Senza interventi urgenti la situazione del precariato negli EPR è destinata a peggiorare. I fondi messi a disposizione dal PNRR, infatti, prevedono l’assunzione di lavoratori e lavoratrici della ricerca a tempo determinato. Fino al 2026 saranno centinaia gli assunti con questa tipologia di contratti, che vanno ad aggiungersi al personale contrattualizzato con assegni di ricerca e altre tipologie contrattuali discontinue, incompatibili con  il lavoro di ricerca. Cosa ne sarà di loro quando i fondi del Next Generation EU finiranno? Se non verranno sostituiti da finanziamenti ordinari la bolla esploderà e molte precarie e precari, con il loro fondamentale capitale umano, perderanno il lavoro.

Non c’è più tempo. È ora necessario l’impegno della Ministra Bernini a rompere il silenzio, affinché venga avviato un percorso di stabilizzazione del personale assegnista e a tempo determinato. Bisogna immediatamente intervenire per iniziare i processi di stabilizzazione, come previsti dalla proroga del DLgs 75/2017 nella Legge 14 del 24 febbraio 2023.

Per fare questo è necessario prevedere subito un finanziamento ad hoc per le stabilizzazioni

Il 26 ottobre, ore 11, manifestazione a Piazza Bernardino da Feltre (Mur)
LOCANDINA