Ricerca: le ragioni dello sciopero del 31 ottobre
La protesta del personale degli enti pubblici di ricerca per un contratto giusto, la riforma dell’ordinamento professionale e la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari
23/10/2024
Fallito il tentativo di conciliazione, la nostra organizzazione ha proclamato lo sciopero per l’intera giornata del 31 ottobre 2024 di tutto il personale del Comparto “Istruzione e Ricerca” - settori scuola, università, ricerca, AFAM - dei docenti universitari e degli istituti ANINSEI.
Per la ricerca servono ulteriori risorse per garantire un sistema pubblico di qualità in tutto il Paese, per investire sul personale e superare definitivamente il precariato.
VOLANTINO GENERALE |
VOLANTINO RICERCA |
Per questo rivendichiamo
- Uno stanziamento per il rinnovo del CCNL 2022-2024 che copra la perdita del potere di acquisto dei salari.
Lo stanziamento attuale proposto dal Governo è del 5,78%. Un incremento irrisorio vista l’inflazione del triennio 2022-2024 al 17,3%. Risparmiano 16 miliardi di euro non adeguando gli stipendi all’inflazione. Eccome se ti mettono le mani in tasca: la perdita media per chi lavora negli Enti pubblici di ricerca è di circa 3.750 euro l’anno. - Una riforma dell’ordinamento professionale che riconosca la specificità dei ricercatori e tecnologi e valorizzi il personale tecnico e amministrativo.
- Il recupero della mancata erogazione del 5% dell’incremento contrattuale relativo al triennio 2019-2024 e la mancata finalizzazione sia dello 0,22% della massa salariale per l’incremento dei fondi accessori, sia delle risorse aggiuntive destinate agli EPR dalle finanziarie 2022 e 2024.
- Uno specifico finanziamento per consentire la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari.