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Posizioni economiche ATA: l’iniziativa della FLC CGIL a difesa dei lavoratori

Presso le nostre sedi sindacali i primi strumenti di tutela legale.

28/02/2014
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La decisione del Miur di procedere al blocco dell’erogazione dei compensi relativi alle posizioni economiche ATA maturate dal 2011 in poi è grave e inaccettabile. In conseguenza di questa decisione a partire da febbraio 2014 ai titolari della prima e seconda posizione il MEF ha cancellato l’assegno spettante e a partire da marzo 2014 procederà anche al recupero delle somme corrisposte a partire da settembre 2013. Tutto ciò in conseguenza di un’arbitraria e discutibile interpretazione da parte dei ministeri competenti della legge Tremonti (D.L. 78/2010) che prevede il blocco delle retribuzioni individuali a partire dal 2010.

Tale interpretazione è errata poiché le risorse destinate alle posizioni economiche derivano da fondi contrattuali già accantonate a questo fine, ma soprattutto sono risorse destinate a collaboratori, tecnici e amministrativi che si assumono ulteriori carichi di lavoro e responsabilità aggiuntive per garantire un servizio di maggior qualità. È pertanto inaccettabile oltre che illegittimo che a distanza di più di due anni il ministero chieda ai lavoratori di rinunciare ad una retribuzione - tra l’altro alquanto magra - già percepita e per attività già svolte.

Abbiamo da subito denunciato la gravità di questa decisione, tant’è vero che le posizioni ATA  - insieme ad altre questioni retributive del personale della scuola come gli scatti di anzianità - sono state oggetto della procedura di conciliazione avviata con il Governo e che è fallita proprio per la mancanza di impegni precisi e credibili da parte dell’Amministrazione a voler risolvere i problemi da noi denunciati.

In conseguenza di ciò la FLC CGIL ha proclamato lo sciopero delle attività aggiuntive di tutto il personale scolastico dal 21 febbraio al 22 marzo, uno sciopero finalizzato anche a rivendicare il pagamento di tutte le posizioni economiche del personale ATA.

Nei giorni scorsi, inoltre, abbiamo inviato alle Commissioni competenti del Parlamento le nostre proposte di emendamento ai provvedimenti in corso di conversione in legge perché in quella sede si risolvano in via definitiva tutte le problematiche economiche da noi sollevate rispetto sia alle posizioni economiche ATA, che alla salvaguardia degli scatti di anzianità e del MOF.

Accanto a queste iniziative riteniamo necessario avviare anche un’azione sul piano legale a difesa dei diritti dei titolari delle posizioni economiche ATA.

Tutti i lavoratori interessati possono rivolgersi alle nostre sedi sindacali per ricevere i primi strumenti di tutela legale.