Molestie burocratiche al personale ATA: la FLC chiede un tavolo specifico al MIUR
Oltre al MEF adesso anche l'Inpdap: il personale ATA non ne può più di essere comandato dall'amministrazione scolastica e da qualsiasi altra autorità sovraordinata.
Da tempo stiamo denunciando il continuo reiterarsi di molestie burocratiche a carico del personale ATA delle scuole che, talvolta, si trasforma in vero e proprio scaricamento di lavoro che non rientra nelle proprie attività istituzionali.
Già in occasione del Sit in ATA del 13 dicembre scorso avevamo ribadito al viceministro Rossi Doria la questione delle molestie burocratiche sul personale delle segreterie, chiedendo che si aprisse un tavolo specifico di confronto sull'argomento. Il sottosegretario si era impegnato ad avviare un confronto con il sindacato per favorire una cooperazione informatica interistituzionale evitando il ripetersi delle stesse richieste a carico delle segreterie.
Abbiamo notizia e stiamo già intervenendo, tramite la sede FLC regionale Toscana, per chiarire la questione e chiedere ragione del Protocollo d'Intesa firmato tra USR Toscana e Inpdap circa la formazione del personale scolastico che dovrebbe operare nel sistema PassWeb dell'Inpdap con i dati afferenti la gestione pensionistica e previdenziale dei dipendenti delle scuole.
Si tratta in sostanza di dirottare, in modo poco trasparente, sulle scuole un altro compito gravoso di competenza di un ente previdenziale. Il piano di formazione, non concordato con le organizzazioni sindacali, comporterebbe l'onere del controllo e dell'inserimento dei dati – già presenti nel sistema centrale del MIUR (SIDI) – nell'applicativo Inpdap.
Chiederemo un incontro urgente col Ministero poichè, in presenza di una riduzione di organico degli Assistenti Amministrativi (in attesa ancora della risoluzione della questione degli inidonei che dovrebbero transitare nei ruoli degli ATA), una mole di lavoro così pesante e di grande responsabilità, che ricade sulle segreterie (anche se sembra che la questione riguardi al momento solo la Toscana), rende necessario un confronto con l'amministrazione centrale.
La nostra posizione
Siamo nettamente contrari a questa nuova incombenza che si profila come l'ennesimo tentativo di scaricare alle segreterie delle competenze che non rientrano tra le proprie attività istituzionali.
Riteniamo, inoltre, che senza un preventivo confronto col sindacato non si possa procedere alla formazione sul personale scolastico. Il Ccnl vigente prevede espressamente questo confronto.
Al contrario il Protocollo firmato tra Inpdap e USR Toscana si tradurrebbe nei fatti in un obbligo ad ottemperare a nuove incombenze trasmutate dall'Inpdap alle scuole, senza comportare oneri aggiuntivi per gli enti firmatari, se non quelli connessi al trattamento economico del proprio personale secondo la normativa vigenze. Tradotto in termini pratici: senza un euro di più oltre la retribuzione dovuta al personale ATA!
La governance dell'amministrazione digitale prevede che i dati siano presi alla fonte e condivisi: l'Inpdap deve, quindi, importare direttamente i dati da SIDI e non stipulare accordi con gli uffici periferici dell'istruzione, scaricando incombenze che le sono proprie.
Le esigue risorse umane a disposizione della scuola devono rimanere alla scuola per lo svolgimento dei propri, reali, compiti istituzionali e non essere utilizzate per tappare i buchi di altri enti, aumentando il carico di lavoro a parità di retribuzione!
Chiediamo al MIUR di dare seguito agli impegni che, su queste tematiche, si era preso a dicembre scorso. Il lavoro del personale ATA merita rispetto. Non è più tollerabile una situazione in cui ogni ente rovescia sulle segreterie tutte le incombenze che non riesce a smaltire in proprio. Come non è più tollerabile il rinvio continuo delle immissioni in ruolo di questi lavoratori. Basta con queste discriminazioni sociali.