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"nATAle in casa MIUR", sit-in e flash mob del personale ATA

La delegazione della FLC CGIL riceve l'impegno del MIUR circa la risoluzione della questione sulle immissioni in ruolo dei precari ATA. Intanto l'Unione Europea apre una nuova procedura d'infrazione contro l'Italia per la reiterazione dei contratti a tempo determinato.

13/12/2012
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roma-13-dicembre-2012-natale-al-miur-01Alle 10.00 circa 200 lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola provenienti da quasi tutte le Regioni d'Italia, hanno partecipato al sit-in organizzato dalla FLC CGIL davanti al Ministero dell'Istruzione per chiedere l'immissione in ruolo dei precari ATA su tutti i posti liberi e la cancellazione di tutte le norme che prevedono la riduzione dei diritti retributivi dei lavoratori. Un'ora dopo è scattato il flash mob "nATAle in casa MIUR": con la riconsegna dei "regali" fatti dal Governo ai lavoratori ATA. Vai ai nostri click e guarda il video.

Durante il sit-in, una delegazione composta dal Segretario Generale Domenico Pantaleo, dalla Segretaria Anna Maria Santoro e dai lavoratori precari ATA, rappresentativa delle Regioni presenti, è stata ricevuta dal Sottosegretario Marco Rossi Doria. Al sottosegretario sono state presentate le rivendicazioni della FLC CGIL.

La nostra posizione

Nel corso dell'incontro abbiamo esplicitato le nostre rivendicazioni.
E' ora di dire basta con le discriminazioni e di procedere velocemente alla risoluzione della questione inidonei e delle immissioni in ruolo! Sono circa 5.500 i posti previsti per i ruoli ATA su cui chiediamo di poter procedere alla stabilizzazione su tutti i profili.
Peraltro, rimangono ancora aperti altri temi che potrebbero determinare un ulteriore taglio degli organici: il piano di dimensionamento e il transito degli inidonei. L'accordo Stato-Regioni sulla media regionale di 900 alunni non si è ancora concretizzato così come non si è ancora risolto il problema del transito dei docenti inidonei all'insegnamento. Su questi argomenti è urgente un intervento normativo del Governo che dia certezze alle Regioni sul dimensionamento ed eviti l'impiego degli inidonei nelle funzioni amministrative. L'urgenza è motivata dal fatto che senza questi provvedimenti, oltre alla mancata immissione in ruolo degli ATA, salterebbero ulteriori Dirigenze e Direzioni nelle scuole e si provocherebbe un nuovo taglio per gli assistenti e i collaboratori.
La FLC CGIL ha inoltre fatto presente che gli assistenti amministrativi che hanno svolto le funzioni di Direttori dei servizi non stanno ricevendo il giusto compenso a causa di un'arbitraria interpretazione delle norme da parte delle Ragionerie dello stato.
Come non vengono retribuiti per il dovuto i DSGA che svolgono la funzione di reggenti in altre scuole.

Gli impegni del MIUR

Il Sottosegretario Marco Rossi Doria ha assunto precisi impegni circa la soluzione delle questioni poste con urgenza dalla FLC CGIL.
Sia sul dimensionamento delle rete scolastica sia sulla grave questione degli idonei il MIUR si è impegnato a far approvare degli emendamenti nella legge di stabilità, ora in discussione in Senato.
Anche sulle indennità di funzioni superiori il Sottosegretario ha assicurato una chiarificazione di merito.
Infine, il MIUR ha accolto le nostre proteste relative alle molestie burocratiche, cui vengono sottoposte le segreterie, annunciando un ripensamento complessivo del funzionamento del MIUR che si converta in un sintonia con i tempi e le urgenze delle segreterie scolastiche.

Il nostro impegno a sostegno del personale ATA continuerà

ll personale ATA, chiamato a sostenere la nostra piattaforma, ha aderito in maniera convinta e numerosa alle due iniziative di mobilitazione, rispondendo positivamente anche dai territori con le delegazioni regionali. Siamo riusciti con questa azione a tenere alta l'attenzione e la considerazione che il lavoro degli ATA merita di avere!

Continueremo a fare pressioni sui gruppi parlamentari per la presentazione degli emendamenti e a monitorare costantemente la situazione, affinchè si possa restituire tranquillità e sicurezza a chi ha diritto al ruolo, a chi ha diritto di essere pagato per il lavoro che svolge, a chi ha diritto a non subire continui tagli e stravolgimenti organizzativi sul posto di lavoro.

Intanto, anche a seguito delle nostre continue denunce anche in sede giurisdizionale, abbiamo appreso che l'Unione Europea ha aperto una nuova procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per l'abuso dei contratti a tempo determinato. Anche questa è una buona notizia.