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Organici scuola 2019/2020: personale ATA, il MIUR emana decreto e tabelle. Ma occorre un serrato ulteriore confronto sindacale

L’Amministrazione non ha tenuto conto delle richieste dei sindacati per un confronto politico di ampio raggio coerente con l’Intesa sottoscritta col Governo.

04/06/2019
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Il MIUR ha pubblicato la nota 26350 del 3 giugno 2019 e il decreto con le tabelle sulle dotazioni organiche complessive del personale ATA per il triennio 2019-2022, con le ripartizioni per ciascun profilo valide per l’a.s. 2019/2020.

Viene confermata la consistenza complessiva delle dotazioni organiche, come già comunicata ai sindacati nella precedente riunione d’informativa del 20 maggio scorso, che resta sostanzialmente inalterata a livello nazionale rispetto all’anno precedente, con un ammontare complessivo di 203.434 posti e con un lieve incremento di 36 posti dovuti alla compensazione tra 113 posti di personale ex co.co.co. trasformati a tempo pieno e 77 posti in meno di DSGA.

La nostra scheda di orientamento

Sulla partita degli organici ATA la FLC CGIL, assieme agli altri sindacati, aveva chiesto all’Amministrazione uno specifico tavolo di confronto politico, al fine di recuperare i posti tagliati in questi anni, tenuto conto del fatto che il personale ATA è stato investito di impegni e compiti sempre più ampi e gravosi (vedere tutta la questione della traslazione di competenze sulle pensioni alle scuole da parte dell’INPS).

La questione degli organici ATA è una battaglia che la FLC CGIL sta sostenendo da anni (vedere anche #sbloccATA) come questione che va affrontata in modo coerente anche rispetto all’intesa sottoscritta col Governo il 24 aprile 2019, che non a caso parla di “valorizzazione del personale ATA”.

Per la FLC CGIL valorizzazione si traduce anche in più organico da attribuire alle scuole, tenendo conto di differenti parametri e di tutti i livelli di complessità a cui il lavoro ATA è oggi sottoposto.

Per qualificare le scuole, per dare un servizio adeguato ai cittadini, per valorizzare il lavoro non si può prescindere dalla quantità di organico ATA. È tempo di cambiare rotta e di intervenire anche nell’ambito dell’organizzazione globale del servizio scolastico che ha l’importante funzione di supporto alla didattica.

Per fare questo serve un organico funzionale alle accresciute esigenze dell’autonomia scolastica, una rivisitazione dei criteri di assegnazione dell’organico rispetto ai fabbisogni e alle caratteristiche delle scuole, una dotazione per tutti gli istituti di una figura tecnica.