Personale ATA: avvio della mobilitazione unitaria
I sindacati unitari convocano una prima giornata di mobilitazione per venerdì 19 febbraio con assemblee in tutte le scuole. Se gli impegni assunti dal MIUR non saranno rispettati proseguiranno ulteriori azioni di lotta.
Sono troppe le questioni del personale ATA che hanno carattere di assoluta e specifica urgenza e che richiedono una soluzione da molto tempo.
Per questa ragione, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal e GILDA-Unams hanno rilanciato la mobilitazione del settore.
Si comincerà da venerdì 19 febbraio 2016 con la convocazione in orario di servizio di assemblee in tutte le scuole del Paese.
Nel corso del presidio e flash mob unitario del 22 ottobre 2015 avevamo presentato una piattaforma rivendicativa unitaria su tutte le questioni ATA irrisolte e sulla maggior parte di queste, il Ministero si era impegnato a trovare una soluzione per via politica o amministrativa.
Le ricordiamo di seguito:
- le 3.000 posizioni economiche, che dovevano essere ripristinate entro la fine dell’anno, non sono state ancora pagate
- gli emendamenti per il reintegrazione dei tagli di organico e per l’abolizione delle restrizioni alle supplenze non sono stati accolti
- l’intervento del Miur, per via amministrativa col Mef almeno per quanto riguarda il conferimento delle supplenze lunghe, a tutt’oggi non c’è stato
- la revisione dei criteri per la determinazione dell’organico del personale Ata, così come l’introduzione in via sperimentale del profilo tecnico nelle scuole del primo ciclo, non sono stati avviati
- la richiesta per l’ottenimento delle risorse per i concorsi di DSGA, ritenuta una criticità da superare soprattutto nelle regioni dove non c’è esubero, non risulta sia stata avanzata
- lo sblocco per le immissioni in ruolo sul turn over, che abbiamo chiesto da dicembre, non è stato raggiunto;
- l’atto di indirizzo per il pagamento dell’indennità di reggenza ai DSGA su due scuole per l’anno passato e per quest’anno non è stato emanato
- la convocazione periodica del tavolo tecnico sulla semplificazione per risolvere le disfunzionalità del sistema centrale e l’interpretazione delle norme contrattuali sembra essersi arenata nel porto delle nebbie burocratiche.
A distanza di tre mesi quelle richieste non hanno trovato alcuna soddisfacente risposta. Nel frattempo il personale ATA è stato lasciato da solo da parte dell’Amministrazione e sempre più a ranghi ridotti a far fronte al continuo aumento dei ritmi e dei carichi di lavoro!
E’ nostra intenzione continuare la mobilitazione per tutte le questioni aperte e, se non ci saranno risposte soddisfacenti, che diano in modo concreto riconoscimento e valore al lavoro ATA, assieme alla rivendicazione del rinnovo contrattuale, la porteremo dentro e fuori le scuole, prevedendo più incisive azioni di lotta.