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Personale ATA ex LSU: sottoscritta l’integrazione al CCNI mobilità 2021/2022

Trasmesso il testo definitivo dopo la sigla dell’Intesa raggiunta con i sindacati. Destinatario della mobilità è il personale ex LSU transitato da part-time a tempo pieno in posizione di soprannumerarietà. Prorogati i termini per le operazioni.

28/05/2021
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Nella serata del 27 maggio 2021 il Ministero dell’istruzione ha trasmesso il testo dell’Ipotesi di integrazione del CCNI mobilità personale ATA ex LSU, sottoscritto con i sindacati, che va a modificare le disposizioni del CCNI 3 agosto 2020 in tema di mobilità.

Il campo di applicazione si limita alla gestione delle soprannumerarietà in caso di incapienza dell’organico di diritto delle singole scuole, nel profilo di collaboratore scolastico, situazione che rende necessario includere questi lavoratori nella graduatoria d’istituto secondo il punteggio spettante.

Qualora sia necessario individuare uno o più perdenti-posto, anche il personale ex LSU già assunto a tempo parziale poi destinatario di contratto a tempo pieno, partecipa alle procedure di mobilità a domanda o d’ufficio secondo le modalità ordinarie previste per tutto il personale docente e ATA dal CCNI 2019/2022.

Insieme al testo definitivo, il Ministero ha trasmesso l’Ordinanza Ministeriale n.160 del 21 maggio 2021 sulla proroga dei termini per la pubblicazione delle operazioni riguardanti il personale ATA.

Le nuove date, già anticipate nella nota n.15991, risultano essere:

  • per la comunicazione a SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili
    • 7 giugno 2021 anziché 21 maggio 2021
  • per la pubblicazione dei movimenti
    • 25 giugno 2021 anziché 11 giugno 2021.

Come già in sede negoziale, confermiamo di accogliere positivamente lo spostamento dei termini per consentire alle segreterie delle scuole di recuperare i tempi di questa operazione, comunque tardiva.

Rimane il richiamo all’amministrazione circa l’impegno preso, e sottoscritto nell’intesa, di implementare la dotazione organica al fine di ri-collocare i perdenti posto ed evitare gli esuberi, circostanza lesiva per i tanti aspiranti al ruolo che attendono da anni nelle graduatorie provinciali.