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Piano di formazione per DSGA e amministrativi

Recepite le richieste della FLC. Entro il primo aprile l’avvio dei percorsi. La formazione su passweb non è obbligatoria. Aumentare i fondi per affermare il diritto soggettivo alla formazione di tutti gli Ata.

09/03/2022
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Oggi, 9 marzo 2022, alle ore 16.30, si è tenuto il secondo incontro, in videoconferenza, con il Ministero, relativo al Piano di formazione per i 631 DSGA neo assunti nell’anno scolastico 2021/2022, DSGA e Assistenti amministrativi. L’incontro è proseguito su alcuni aspetti del Piano, per i quali avevamo chiesto un approfondimento e segnalato l’esigenza di diverse modifiche.

Ecco le richieste di modifica recepite dal MI:

  • indicare i DSGA neo assunti nell’a.s. 2021/2022 sono i destinatari prioritari delle attività formative;
  • prevedere anche una formazione rivolta all’utilizzo delle piattaforme e applicazioni utilizzate nelle scuole;
  • inserire, tra le tematiche formative, anche gli istituti contrattuali vigenti, lo stato giuridico del personale scolastico e il ruolo del DSGA nella governance scolastica;
  • escludere, al momento, la disciplina del lavoro agile poiché questa materia è stata devoluta al CCNL che siamo in procinto di rinnovare;
  • prevedere un’esperienza documentata di conduzione di gruppi di apprendimento per quanto riguarda i formatori esterni, da individuare mediante avviso pubblico;
  • programmare una calendarizzazione stringente degli incontri formativi (dati i ritardi accumulati), che dovrebbero avere inizio a partire dal 1° aprile;
  • ridurre l’affidamento ad un Tutor ad un solo DSGA neo assunto e, solo in casi eccezionali, a due;
  • distribuire agli USR le risorse a disposizione in relazione al numero dei DSGA neo assunti garantendo un finanziamento base a tutte le regioni, comprese quelle che non hanno avuto Dsga neo assunti;
  • rivedere la tempistica delle attività formative per dare la possibilità alle scuole e ai diretti interessati di potersi organizzare per tempo;
  • eliminare qualsiasi riferimento alla formazione su piattaforme Inps.

A proposito dell’ultimo punto abbiamo ricordato che le istituzioni scolastiche non sono tenute ad avvalersi del cosiddetto applicativo Passweb per il trattamento dei dati pensionistici del personale e ribadito la nostra riserva, che è stata accolta, circa la formazione all’utilizzo sulla piattaforma Passweb dal momento che, come rivendichiamo da tempo, essa deve essere gestita dall’INPS, che deve restare responsabile delle procedure relative alla situazione pensionistica del personale della scuola. Pertanto le scuole legittimamente possono ignorare gli inviti dell’Inps o dell’amministrazione a partecipare ai corsi di formazione relativi all’applicativo passweb.

Abbiamo infine nuovamente sottolineato la necessità di elaborare ed avviare un piano per la formazione continua di tutto il personale ATA, di incrementare le risorse a disposizione e di sostenere, in vista del prossimo rinnovo CCNL, la proposta della FLC relativa al diritto soggettivo degli Ata ad accedere alla formazione come misura concreta di sostegno alla professione.