Utilizzazioni del personale assistente amministrativo su posti vacanti di DSGA
Ripreso il confronto al Miur per trovare una soluzione.
Come noto, a seguito della mancata sottoscrizione del Ccni sulle utilizzazioni per le inaccettabile condizioni poste dal ministero della Funzione pubblica di cui abbiamo dato conto in precedenti notizie, il Miur ha emanato l’OM per dare comunque avvio alle procedure di utilizzazione e assegnazione provvisoria, vista la necessità di assicurare sia la presentazione delle domande da parte dei lavoratori, che poi l’effettuazione delle varie operazioni per assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico. L’OM di fatto riprende tutti gli articoli della pre-intesa sottoscritta con i sindacati il 12 maggio scorso, salvo gli articoli su cui non c’era stata l’autorizzazione da parte della Funzione Pubblica.
Sull’insieme del contratto, e su richiesta di tutti i sindacati, è ripreso in questi giorni al Miur il confronto sugli articoli in discussione con l’obiettivo di creare le condizioni per pervenire comunque alla sottoscrizione dell’intero contratto.
Tra gli articoli contestati è compreso anche l’art. 11-bis della pre-intesa del 12 maggio e riguardante le modalità di utilizzazione del personale assistente amministrativo su posti di DSGA vacanti tutto l’anno, nei casi in cui non sia possibile la copertura di questi posti né con nomina di supplenti (per esaurimento delle graduatorie di ex responsabili amministrativi), né con incarico a personale interno alla stessa scuola (vedasi art. 56 commi 4 e 5 del Ccnl/07).
Su questo articolo 11-bis del Ccni sulle utilizzazioni, oltre ai sindacati, neanche l’Amministrazione comprende la ragione per la quale il ministero della Funzione Pubblica abbia fatto rilievi, dal momento che non ci sono stati da parte del MEF sui costi e dal momento che è la stessa Amministrazione, in assenza di norma contrattuale, a non avere riferimenti giuridici per trovare soluzioni con atto proprio.
La discussione si è concentrata soprattutto su questo problema, avendo la stessa Amministrazione segnalato l’urgenza di trovare una soluzione, se si vuole far si che dal prime settembre, in tutte le scuole, ci sia in servizio questa figura unica fondamentale.
Tutti i sindacati hanno sollecitato il Miur a chiarire tale esigenza con il ministero della FP e a tentare di nuovo di rimuovere gli ostacoli per la completa sottoscrizione del contratto integrativo.
Per grande senso di responsabilità, qualora l’interlocuzione dovesse richiedere tempi non rapidi (anche in considerazione che siamo alla vigilia di ferragosto), tutti i sindacati si sono dichiarati favorevoli a che il Miur proceda in via provvisoria anche con atto proprio (ed anche, ad esempio, con semplice circolare e sempre in attuazione di quanto prevede l’art. 40 comma 3-ter del D.Lgs 165/01) a dare attuazione ai contenuti dell’art. 11-bis concordato nella pre-intesa, ma ad una unica condizione: che i criteri per la definizione degli elenchi provinciali non siano definiti unilateralmente dalla singole Direzioni Scolastiche regionali, ma concordati con le Organizzazioni Sindacali regionali.
Questo perché, pur in assenza della sottoscrizione del Ccni sulle utilizzazioni che deve regolare la materia, deve essere chiaro che anche in ambito territoriale regionale il CCNL/07 (art. 4 c. 3 lett. d) prevede la contrattazione sui “criteri di utilizzazione del personale”, passaggio che non può essere eluso con atti unilaterali.
Questo punto è stato ribadito con forza da tutti i sindacati che hanno invitato l’Amministrazione ad evitare forzature illegittime, le quali creerebbero sicuramente contenzioso.
Nei prossimi giorni almeno questo nodo si dovrebbe sciogliere consentendo di avviare nei territori le procedure in tempo utile per il prossimo primo settembre.