Atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL 2019-2021 sezione Scuola
È ora possibile avviare le trattative per rinnovare un contratto scaduto da troppo tempo.
È stato finalmente pubblicato da parte del Ministro della Pubblica Amministrazione l’Atto di indirizzo per il rinnovo del contratto 2019-2021 relativo al comparto “Istruzione e Ricerca”.
L’Atto di indirizzo rappresenta la piattaforma dell’Amministrazione che viene inviata all’Aran al fine di avviare formalmente le trattive per il rinnovo contrattuale.
Il documento inviato all’Aran prevede una parte comune, con le priorità contrattuali e gli indirizzi generali validi per tutto il comparto e poi le indicazioni specifiche per i singoli settori che compongono il comparto: scuola, università, ricerca e Afam.
Per quanto riguarda la sezione scuola questi sono i principali capitoli:
Relazioni sindacali: resta confermato l’attuale assetto delle relazioni sindacali delineato con il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 (Madia). Ne deriva che in sede di contrattazione integrativa sono sottratte alla contrattazione collettiva non solo le materie relative all'organizzazione degli uffici, ma, secondo un’interpretazione riduttiva e per nulla condivisibile, addirittura tutte le misure inerenti alla gestione del rapporto di lavoro, l'articolazione dell'orario di lavoro, compresi turnazioni e reperibilità, ecc.
Formazione: si riconosce che la formazione è un diritto del lavoratore che si esplica all’interno dell’orario di servizio e che, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali, il contratto potrà prevedere un numero di ore di formazione obbligatorie con riferimento al personale docente.
Ma la previsione che questo intervento si realizzi nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili (senza risorse aggiuntive), ne rende problematica l’applicazione.
Inoltre si afferma che l’attività di formazione, debitamente certificata, possa collegarsi a forme di valorizzazione professionale anche in relazione a quanto previsto dall’art. 24 del CCNL 2006-2009. Ma anche questa previsione appare inconsistente non solo perché anche in questo caso non si stanziano risorse aggiuntive, ma perché questa proposta risulta in contrasto con quanto disposto dal recente DL 36/2022 che prevede un meccanismo del tutto diverso – per noi inaccettabile - di formazione incentivata e valutazione dei docenti.
Didattica a distanza e lavoro agile: si afferma - opportunamente - che la didattica in presenza è l’ordinaria e fondamentale modalità di prestazione del lavoro docente e che qualora si dovesse far ricorso alla didattica a distanza - a seguito di specifica disposizione normativa (ad es motivata da situazione d’emergenza nazionale come è stata la recente pandemia), il contratto dovrà disciplinare i diritti e la prestazione lavorativa dei docenti.
Per il personale ATA il lavoro da remoto e il lavoro agile potranno essere ordinariamente regolate come una delle possibili modalità di effettuazione della prestazione lavorativa da parte dei dipendenti.
Ordinamento professionale personale ATA: il CCNL procederà alla revisione e aggiornamento dell’ordinamento professionale del personale ATA e a questo fine saranno impiegate le risorse aggiuntive appostate dalla legge di bilancio per l’anno 2022. Si richiama in questo quadro la valorizzazione del DSGA ma il nostro obiettivo, in ragione delle nuove risorse dedicate, non potrà che riguardare, accanto al DSGA, l’insieme del personale ATA.
Funzioni di sostegno all’autonomia scolastica: si sottolinea l’importanza di rivisitare le funzioni strumentali al PTOF soprattutto per le particolari funzioni svolte dai docenti a supporto dell’attività collegiale e dell’autonomia scolastica (come coordinatori di classe, di dipartimento, di Ptof, tutor dei neo-immessi in ruolo).
Parte economica: per quanto riguarda gli aumenti stipendiali restano ferme le risorse già stanziate con le precedenti leggi di bilancio che consentono un amento percentuale del 3,78% al netto dell’elemento perequativo. A queste risorse si aggiungono quelle stanziate dall’ultima legge di bilancio 2022, frutto delle nostre mobilitazioni a ridosso dell’approvazione della stessa legge di bilancio, che per la scuola hanno incrementato il fondo accessorio per docenti e ATA per un ammontare complessivo di circa 410 mln (percentualmente circa lo 0,7%)
Valutazioni
Per la FLC CGIL l’emanazione dell’Atto di indirizzo è un fatto importante perché finalmente consente di avviare la trattativa per il rinnovo di un contratto scaduto già da tre anni e 5 mesi.
L’Atto di indirizzo, comunque, rappresenta la posizione di partenza della controparte che dovrà essere messa a confronto con le rivendicazioni delle forze sindacali.
Nella nostra piattaforma abbiamo espresso con forza l’esigenza di risorse aggiuntive per ridurre la forbice degli stipendi del personale docente, educatore e ATA rispetto ai colleghi europei oltre che nei confronti del restante personale dei comparti pubblici. Quanto ulteriormente stanziato con la legge di bilancio 2022, risultato - è bene sottolinearlo sempre - della nostra mobilitazione di dicembre scorso, è positivo, sebbene non sufficiente.
Inoltre evidenziamo la forte contraddittorietà di questo Atto di indirizzo rispetto alla promulgazione del DL 36/2022. Infatti, mentre da una parte - con l’Atto di indirizzo - si promuovono relazioni sindacali più forti e corrette, dall’altra con il DL 36/2022 si fa strame di tutte le prerogative sindacali e contrattuali in materia di rapporto di lavoro. Lo stesso Atto di indirizzo - promulgato dal Ministro della PA - risulta in contraddizione con il DL 36/2022 (voluto dal medesimo Governo), poiché quest’ultimo interviene con autorità e in modo unilaterale su materie che dovrebbero essere affidate alla libera regolazione tra le parti.
Nel merito il DL 36/2022 propone un meccanismo premiale e selettivo dei docenti basato sulla formazione individuale che è in completa antitesi rispetto alla proposta rivendicativa della FLC CGIL di un sistema che valorizzi la dimensione collegiale del lavoro docente.
Rispetto al DL 36/2022 la FLC CGIL, insieme alle altre sigle sindacali, ha già proclamato lo sciopero della scuola per il prossimo 30 maggio 2022 per chiederne lo stralcio delle parti che riguardano la scuola.
Rispetto all’Atto di indirizzo, non appena si avvieranno le trattative, proporremo i contenuti della nostra piattaforma sindacale e rivendicheremo che vengano rimosse tutte le criticità e le contraddizioni determinate dalla stessa controparte con l’emanazione del DL 36/2022.