Chi ha paura dello sciopero nella scuola e del voto per il CSPI
Governo e Ministero sono avvisati: domani, 28 aprile, tutti a votare per avere un organo rappresentativo e il 5 maggio sciopero contro la brutta scuola e per il rinnovo del contratto.
Reazioni scomposte da parte del Miur e del Governo di fronte all’ondata di protesta che sa salendo in tutto il paese contro il pessimo disegno di legge sulla scuola. La Ministra Giannini dà dello squadrista a chi la contesta, la senatrice Puglisi dice che i sindacati sono contro le riforme e il sottosegretario Faraone che chi fa sciopero contro il DDL è un marziano. Che hanno rifiutato qualunque confronto con la scuola e i suoi rappresentanti e che questa chiusura ostinata e arrogante è la causa della rabbia montante non lo dicono. Ma di certo il Governo è preoccupato. Il silenzio e i ritardi sul voto per il rinnovo del CSPI non nascondono il disappunto di un Ministero che è stato pesantemente richiamato dai giudici a ripristinare la legittimità e soprattutto per merito del ricorso della CGIL; gli sbeffeggi di Renzi su chi sciopera; e infine il rinvio delle prove Invalsi (leggi la nota) previste per il 5 maggio sono tutti segnali di debolezza. Il Miur non fa certo bella figura lasciando all’Invalsi l’incombenza, che non spetta certo a questo istituto, di dire alle scuole quello che devono o non devono fare. Dimostrano di avere paura dello sciopero del 5 maggio. E hanno ragione, perché sarà forte e compatto.
Pensavano che fare la voce grossa e intimidire fosse sufficiente a far chinare la testa al mondo della scuola. Hanno ottenuto l’effetto l’opposto. Da qui le continue provocazioni.
Ma la scuola non ci sta. Sul disegno di legge la posizione della FLC CGIL è chiara, quei contenuti non devono passare e assunzioni subito.
Il messaggio da mandare al Governo è duplice. Domani tutti a votare per il CSPI per avere un organo rappresentativo che va obbligatoriamente consultato su tutto ciò che riguarda la scuola, DDL compreso. E il 5 maggio sciopero contro la brutta scuola e per il rinnovo del contratto.