Concorso Dirigenti scolastici, errori e mancanza di trasparenza
La FLC CGIL si appella alla Legge 241/90 perché si faccia chiarezza.
Dopo tanti anni finalmente è stato bandito il Concorso per il reclutamento dei Dirigenti scolastici; il cammino del bando, da noi fortemente voluto, è stato lungo ed ha fatto registrare lunghe soste nella sua elaborazione, dovute soprattutto alle difficoltà create dal MEF e dalla Funzione Pubblica.
Una delle novità più importanti è costituita dalla prova preselettiva consistente nella somministrazione a tutti i concorrenti di 100 domande con risposta multipla.
Per la predisposizione delle 5663 domande, dalle quali saranno estratte le 100 per la prova preselettiva, il MIUR si è servito del lavoro di esperti che hanno fatto sollevare parecchi dubbi sulle loro capacità: infatti, non appena è stata pubblicata la batteria delle 5663 domande, da più parti sono stati segnalati errori, a volte anche madornali ed anche ortografici, e soprattutto la scarsa coerenza delle domande col profilo del Dirigente scolastico e con le competenze che egli deve avere.
Il MIUR ha cercato di minimizzare sugli errori, rassicurando che erano poco più di un centinaio.
Nella notte scorsa il MIUR ha finalmente pubblicato il dettaglio delle domande eliminate perché errate, confuse o con refusi: ebbene sono state eliminate 975 domande dalle 5663 pubblicate il 1° settembre, più del 17% delle domande conteneva errori.
Poiché non c'è stata trasparenza ed alle nostre richieste scritte non è stata data mai alcuna risposta, ai sensi della Legge 241/90 chiediamo al MIUR di conoscere:
- i criteri in base ai quali sono stati individuati gli esperti incaricati di predisporre le 5663 domande
- i costi di tale operazione
- se è stata verificata l'eventuale incompatibilità di tali esperti con l'incarico ad essi affidato (per es. se erano stati impegnati nell'organizzazione e nello svolgimento dei corsi di preparazione)
- se, per i numerosi errori commessi, è stata prevista a loro carico una penalità economica.