CSPI (ex CNPI): la FLC CGIL vince di nuovo. Il Consiglio di Stato ordina l’indizione delle elezioni
Le elezioni entro e non oltre il 30 aprile 2015. Il 28 aprile fissata l’udienza per la verifica degli adempimenti MIUR. Una questione di democrazia.
I legali della FLC CGIL hanno diffuso il seguente comunicato:
“Con sentenza del 18 febbraio 2015, il Consiglio di Stato, in via definitiva ed esecutiva, ha stabilito su ricorso della FLC che il MIUR deve svolgere le elezioni del Consiglio Superiore della pubblica istruzione entro e non oltre il 30 aprile 2015, fissando al 28 aprile l’Udienza per la verifica dei relativi adempimenti ministeriali. È stata quindi sanzionata come illegittima la prassi ministeriale volta a reiteratamente posticipare e ritardare l’elezione e l’operatività dell’organo rappresentativo del mondo della scuola, a cui il Ministero ha impedito di contribuire e partecipare, come invece previsto per legge, ad importanti provvedimenti concernenti tanto gli ordinamenti didattici che l’organizzazione e la disciplina del personale. È logica conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato che il Ministero non possa provvedere sulle materie di competenza del Consiglio Superiore senza l’apporto dell’organo. Ci si attende, quindi, che il Ministero sia rispettoso di questa indicazione del Giudice amministrativo anche per ciò che è in corso attualmente ed anche per la sostanza”.
L’udienza odierna era scaturita dall’opposizione del MIUR alle ingiunzioni del Commissario ad acta - nominato su disposizione del giudice amministrativo dal prefetto di Roma - che aveva fissato le date per l’elezione del CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) ex CNPI.
Come abbiamo comunicato con altra notizia, il Governo ha provveduto col DL Milleproproghe n. 192 del 31 dicembre 2014 a prorogare la scadenza delle indizioni delle elezioni al 30 settembre 2015 sospendendo l’obbligatorietà del parere del CSPI fino al 31 dicembre dello stesso anno.
Ma ora il Governo deve fare i conti con questa sentenza.
I giudici (TAR Lazio e Consiglio di Stato) continuano a dar ragione alla FLC CGIL che sta conducendo una strenua battaglia per la democrazia. Infatti, la scuola, dal 2103 è l’unica istituzione pubblica che è stata privata da una sua rappresentanza istituzionale.
Approvare leggi e decreti, come sta facendo da due anni a questa parte il Governo, riguardanti gli ordinamenti e l’organizzazione scolastica, senza il parere del massimo organo di rappresentanza dell’Istruzione, è una forzatura istituzionale che espone al rischio di nullità tutti gli atti.
Sappiamo che in questi giorni, nelle stanze governative, si stanno approntando provvedimenti importanti per la scuola pubblica.
Si pensa di poter andare avanti così, senza il previsto parere del CSPI? Il rischio istituzionale è molto alto.
La FLC CGIL non ci sta. E con la sua azione chiede che sia rispettata la legge, che sia rispettata la scuola.