Fasce di complessità nazionali delle istituzioni scolastiche. Prosegue il confronto con il Ministero dell’Istruzione
Illustrata dall’amministrazione una simulazione sugli effetti delle nuove fasce in vigore dall’a.s. 2022/2023. Ribadita dalla FLC CGIL la necessità di ulteriori risorse per la salvaguardia delle retribuzioni dei dirigenti scolastici.
Si è svolto il 19 maggio in videoconferenza l’incontro di prosecuzione del confronto tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica sui criteri nazionali per la definizione delle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche a cui collegare la retribuzione di posizione parte variabile dei dirigenti scolastici, come previsto dall’art. 5, comma 3, del CCNL Area Istruzione e Ricerca firmato l’8 luglio 2019.
Per l’amministrazione scolastica erano presenti il Dipartimento del sistema educativo di Istruzione e Formazione, rappresentato dal Capo Dipartimento dott. Stefano Versari e dal direttore generale dott. Filippo Serra, e il Dipartimento risorse umane e finanziarie, rappresentato dal Capo Dipartimento dott. Jacopo Greco e dal direttore generale dott.ssa Antonella Tozza.
Nel corso dell’incontro l’amministrazione ha illustrato, come richiesto dalle Organizzazioni sindacali il 23 marzo scorso.
una simulazione degli effetti retributivi derivanti dalla suddivisione delle scuole in 3 fasce di complessità comprendenti rispettivamente il 22% delle scuole la più alta, il 51% quella intermedia e il 27% la più bassa. Attraverso la comparazione degli esiti della simulazione con le retribuzioni riferite ai parametri dell’a.s. 2016/2017, si è potuto verificare che il 70% dei dirigenti scolastici aumenterebbe la retribuzione di parte variabile mentre il 30% subirebbe una decurtazione determinata dall’insufficienza delle risorse stanziate per incrementare il FUN dei dirigenti scolastici.
Proprio a causa delle differenze retributive tra le regioni, fin dall’apertura del confronto avviatosi lo scorso 26 ottobre, come FLC CGIL abbiamo richiamato la necessità che l’operazione fosse accompagnata dallo stanziamento delle risorse sufficienti all’armonizzazione di tutte le diverse retribuzioni e al mantenimento dei livelli retributivi. Per questo avevamo inoltrato una richiesta di sospensione del confronto, in attesa di conoscere l’ammontare delle risorse che la Legge di Bilancio 2022 avrebbe stanziato per il FUN dei dirigenti scolastici.
Purtroppo, come abbiamo più volte segnalato, in ultimo anche al Ministro dell’Istruzione intervenuto al nostro convegno nazionale del 9 e 10 maggio, le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2022 non solo non saranno sufficienti a garantire il mantenimento dei livelli retributivi di tutte le regioni ma, essendo in parte risorse una tantum per il biennio 2022-2023, determineranno un arretramento già a partire dall’a.s. 2023/2024, se non si metterà mano definitivamente al complessivo rifinanziamento del Fondo Nazionale dei dirigenti scolastici.
Abbiamo perciò sollecitato l’impegno dell’amministrazione a richiedere le risorse necessarie a tutelare le retribuzioni dei dirigenti scolastici, riservandoci una valutazione più approfondita degli effetti delle fasce nazionali sulle retribuzioni dei dirigenti scolastici, dopo l’esame della documentazione che l’amministrazione si è impegnata a fornire.
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Roma, 11 novembre 2021
Al Dott. Filippo Serra
Direttore generale
per il Personale scolastico
Ministero Istruzione
Oggetto: Richiesta sospensione confronto per la graduazione delle posizioni dirigenziali
In riferimento al confronto avviato ai sensi dell’art. 5, comma 3, lettera b), del CCNL Area Istruzione e Ricerca 2019 sui criteri per la graduazione delle posizioni dirigenziali di dirigenti scolastici ed Afam, la scrivente organizzazione sindacale chiede che, stante l’assenza di certezza delle risorse del Fondo Unico Nazionale, la cui quantificazione è ferma all’a.s. 2018/2019, il confronto sia sospeso perché la situazione non consente alle OO.SS. di esprimere valutazioni esaustive sulla proposta e partecipare costruttivamente alla definizione delle misure che l’amministrazione intende adottare.
Distinti saluti.
Roberta Fanfarillo
Responsabile Nazionale Dirigenti Scolastici FLC CGIL