Mobilità scuola 2015/2016: docenti, i sindacati chiedono tempi più distesi per le domande
Il MIUR impone tempi stretti per presentare le domande di mobilità? I sindacati scuola non ci stanno.
Pubblichiamo la richiesta sottoscritta dai segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Fgu, con la quale abbiamo chiesto al Ministero dell’Istruzione di modificare la tempistica delle domande di mobilità del personale docente ipotizzate nell’informativa sindacale del 23 febbraio 2015.
Chiediamo tempi più distesi e non la solite proroghe all’ultimo momento che rendono ancora più complicata la vita delle segreterie e degli stessi docenti.
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Al Capo Dipartimento Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione
Al Direttore Generale per il Personale Scolastico
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Oggetto: richiesta nuova tempistica mobilità docenti
Le scriventi OO.SS., ribadendo quanto già espresso nel corso del’incontro di informativa di lunedì 23 febbraio, chiedono di rivedere la tempistica relativa alla presentazione delle domande di mobilità del personale docente, alle quali viene riservato un numero di giorni nettamente inferiore a quanto solitamente riconosciuto (circa 20 giorni anzichè i consueti 30).
Ciò desta non poca preoccupazione per la complessità di procedure non sempre agevolate, negli anni scorsi, dalla necessaria affidabilità del sistema di istanze online, di cui sono stati ricorrenti i malfunzionamenti o la vera e propria inaccessibilità.
Anche per queste ragioni, il numero di richieste di assistenza presso le sedi sindacali, anziché ridursi come sarebbe stato normale attendersi, ha fatto registrare un notevole incremento, tanto da risultare in molti casi difficilmente gestibile. Tale aspetto deve essere considerato alla luce della coincidenza che quest’anno viene a verificarsi con le procedure elettorali per il rinnovo delle RSU, procedure che implicano sotto diversi profili un supplemento di impegno per le scriventi organizzazioni sindacali, con conseguente difficoltà a rendere efficacemente il servizio e altrettanto conseguente disagio per i lavoratori che si avvalgono delle loro attività di assistenza e consulenza.
Per queste ragioni, si chiede di riconsiderare le ipotesi illustrate nel corso dell’informativa, assicurando in ogni caso una finestra di trenta giorni, come da consolidata consuetudine.
Roma, 24 febbraio 2015
FLC CGIL Domenico Pantaleo |
CISL Scuola Francesco Scrima |
UIL Scuola Massimo Di Menna |
SNALS Confsal Marco Paolo Nigi |
GILDA Unams Rino Di Meglio |