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Organici scuola 2020/2021: docenti, primo incontro con il Ministero dell’Istruzione

Confermato il calo degli alunni, il Ministero sta lavorando per una rimodulazione degli organici. La FLC CGIL chiede di mantenere il contingente triennale, confermare gli organici di istituto anche in presenza di soprannumero e di aumentarli dove c’è aumento degli alunni.

07/04/2020
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Il 7 aprile 2020 si è tenuta la riunione in remoto sul tema degli organici docenti per l’anno scolastico 2020/2021 fra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali. Durante l’incontro, preliminare alla presentazione della proposta, è emerso in modo drammatico il calo degli alunni (circa 73.000 in meno anche per il prossimo anno) a conferma di un trend negativo che ha caratterizzato gli ultimi 4 anni.

Si preannuncia un calo di circa 700 posti di ITP (513) e docenti laureati (184) come previsto dalla relazione tecnica di accompagnamento del DLgs 61/2017 sulla revisione dei percorsi degli istituti professionali.

È possibile una diminuzione di posti comuni che segue il decremento demografico, che sarà compensata con un aumento nell’organico di diritto del sostegno. Sono invece certi:

  • un incremento di 500 posti comuni come misura per risolvere in parte il sovraffollamento nelle classi (art. 7, comma 10-octies, decreto-legge cd. Milleproroghe);
  • un incremento di 390 posti potenziamento infanzia (art.1, comma 279, L.160/2019);
  • la stabilizzazione di 1.090 posti di sostegno spostati dall’organico di fatto dei posti comuni (art.1, comma 266, L.160/2019).

Su queste premesse, il Ministero farà pervenire la bozza di circolare sugli organici e delle tabelle puntuali. La riunione è aggiornata alla mattina dell’8 aprile.

La nostra posizione

Per la FLC CGIL questi sono i punti prioritari portati al tavolo della discussione:

  • è necessario, per il prossimo anno scolastico, che sarà determinante per uscire definitivamente dalla crisi, confermare gli organici già assegnati ai singoli istituti, compresi i docenti eventualmente in soprannumero, potenziando gli istituti dove invece si registra un aumento di iscrizioni.
  • è necessario incrementare gli organici in tutti i territori in difficoltà per rilanciare il ruolo strategico della scuola contro i fenomeni di dispersione soprattutto al rientro da una situazione di emergenza che ha visto modificati i rapporti interpersonali e stravolti gli aspetti relazionali.

In questo contesto occorre particolare attenzione verso gli Istituti professionali, nei quali la didattica in codocenza e la personalizzazione dei piani, strutturate con il necessario contingente di docenti, contribuisce a determinare il contrasto più forte all’abbandono scolastico soprattutto nel biennio iniziale.

Un ragionamento particolare, ma determinante, va riservato allo scenario che si apre su questo fine anno scolastico in cui, secondo le misure prevista dal DL scuola firmato il 6 aprile, si porteranno tutti gli alunni delle classi intermedie all’anno successivo con una intensa attività di recupero delle carenze fin dall’inizio del mese di settembre.

In questo contesto appare assolutamente indispensabile garantire alle istituzioni scolastiche lo stesso numero di docenti dell’anno scolastico in corso, senza tagli, nella concerta opportunità di accompagnare i ragazzi e le ragazze lungo il percorso di ri-allineamento, seguendo i più fragili, per restituire il tempo di apprendimento dopo mesi di distanza e di mancata partecipazione al percorso formativo.

Nonno, cos'è il sindacato?

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