Classi in deroga nei nuovi percorsi sperimentali quadriennali del II ciclo: la FLC CGIL diffida il Ministero
Il sindacato chiede il rispetto delle norme che prevedono l’istituzione delle classi in deroga solo per le scuole caratterizzate da particolari indici di disagio sociale ed economico
La FLC CGIL ha diffidato il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad autorizzare la costituzione di classi in deroga - ovvero con un numero minore di alunni - nei nuovi percorsi di sperimentazione quadriennale tecnologico-professionali.
Le disposizioni vigenti (L. 234/2021, art. 1, co. 34) consentono solo alle scuole caratterizzate da indici di criticità sociale, economica e culturale, di spopolamento o dispersione, di formare delle classi con un numero minore di alunni (rispetto ai parametri fissati dal DPR n. 81/2009), a salvaguardia di una più efficace fruizione del diritto all’istruzione.
Senonché, il Ministero, con il DI n. 83/2024, ha esteso dette deroghe anche per la costituzione delle classi prime dei nuovi percorsi liceali e delle sperimentazioni quadriennali tecnologico-professionali. Si tratta di deroghe valevoli, appunto, solo per questi indirizzi, attivati tra forzature e proroghe, durante l’anno scolastico 2023/24, e che tra l’altro hanno ottenuto una scarsa adesione di iscrizioni.
Tale disposizione ministeriale risulta del tutto in contrasto con la norma primaria che prevede la costituzione di classi in deroga solo per le scuole con particolari indici di criticità sociale ed economica, producendo una evidente disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri indirizzi di scuola secondaria.
In considerazione di ciò, a fronte di una possibile applicazione impropria della normativa da parte dell’Amministrazione, la FLC CGIL ha diffidato il Ministero ad adottare immediate e tempestive istruzioni a tutti gli Uffici Scolastici Regionali volti a chiarire come non siano attivabili classi in deroga per le nuove tipologie di indirizzi scolastici.
Diversamente la FLC CGIL valuterà ogni azione al fine di ripristinare il rispetto della normativa.