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Il CSPI si esprime su Regolamento di contabilità, esami di stato del primo ciclo, certificazione delle competenze e Sistema Nazionale di Valutazione

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione individua le criticità di ciascun provvedimento ed indica le soluzioni al fine di migliorare la qualità del servizio scolastico.

21/09/2017
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Il 20 settembre 2017 il CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) si è riunito ed ha espresso in adunanza plenaria alcuni pareri di particolare importanza:

La delegazione della FLC CGIL ha lavorato affinché nel parere del Consiglio fossero messe in evidenza le serie problematiche di carattere pedagogico-didattico, amministrativo e organizzativo contenute nei provvedimenti da adottare e più volte discusse come organizzazione. Allo stesso tempo la delegazione ha lavorato affinché si potesse convergere su proposte di modifica utili alle scuole che consentissero alla FLC CGIL di poter proseguire le iniziative.

Per tutti i documenti l’espressione dei pareri, a partire dalle criticità che sono state evidenziate, si intende positiva alla sola condizione che il MIUR faccia propri i rilievi individuati e approvati dal CSPI.

Fatta eccezione per il nuovo Regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche, i testi che sono stati sottoposti a parere sono emanazione diretta delle deleghe della L. 107/2015, mai presentate in fase elaborativa al CSPI, che quindi non è stato coinvolto nella discussione “a monte”. Ciononostante il CSPI ha lavorato in modo approfondito sui testi proposti, evidenziando, là dove necessario e come già fatto in precedenza, tutte le criticità connesse all’applicazione delle norme, per consentire al MIUR di prenderle in esame prima di emanare i testi definitivi.

Parere sul Regolamento relativo alla gestione amministrativo-contabile delle scuole (DI 44/2001)

Il CSPI ha evidenziato che il testo di riforma del Regolamento di contabilità (D.I. 44/2001) appare inadeguato a realizzare gli obiettivi prefissati dal co.143 dell’art.1 della L. 107/2015, dato che non fornisce indicazioni esaurienti per garantire l’autonomia finanziaria delle scuole e risolvere una serie di problemi ancora oggi particolarmente delicati, come l’erogazione di fondi a rendicontazione conclusa. Rimane disatteso l’obiettivo di semplificare l’aspetto amministrativo-contabile che più grava oggi sulla gestione delle scuole. E’ presente un riferimento al bilancio di cassa che può essere solo fonte di confusione e si tagliano i tempi degli adempimenti di approvazione, scegliendo la via “commissariale” come illusorio strumento di operatività (in presenza peraltro di risorse umane amministrative falcidiate e non sostituibili in caso di assenza).
Di particolare rilievo la richiesta di una puntuale regolamentazione, anch’essa disattesa nella revisione del D.I. 44/2001, del ruolo dei revisori dei conti sempre più invadenti nei confronti dell’autonomia contabile delle scuole, fino ad assumere posizioni e ad esprimere censure non di loro competenza con riguardo soprattutto all’autonomia degli Organi collegiali nell’allocazione delle risorse e nell’elaborazione del PTOF (su cui i revisori nulla dovrebbero eccepire), e con riguardo alle scelte negoziali delle parti in materia di contrattazione d’istituto. (Scarica il parere)

Parere su schema di direttiva sullo sviluppo del sistema di valutazione (SNV)

Il CSPI, nel rilevare preliminarmente la sovrapposizione di questa direttiva sul SNV con quella 11/2014 e dunque suggerendo di operare una sostanziale modifica dei riferimenti temporali, riporta una serie di rilievi puntuali allo schema proposto. Soprattutto, nelle conclusioni, richiama il MIUR perché avvii una profonda riflessione sulle problematiche relative alle valutazione e sugli effetti del D.Lgs. 62/2017 (vedi il nostro commento) al fine di dare organicità e coerenza alla normativa sulla valutazione nella sua interezza, di sistema e degli apprendimenti. (Scarica il parere)

Parere sugli esami di stato del primo ciclo

Pur ritenendo positiva l’esclusione della prova Invalsi come prova d’esame, il CSPI rileva la problematicità che assume la prova Invalsi come requisito d’accesso ed auspica soluzioni organizzative che non impediscano la partecipazione all’esame di stato a quegli alunni che dovessero risultare assenti alla prova. Altrettanto problematica risulta nel parere la scelta di conferire la presidenza degli esami al Dirigente Scolastico dello stesso Istituto di cui è titolare, dal momento che viene meno il principio di terzietà, che dovrebbe caratterizzare un esame di stato. (Scarica il parere)

Parere sulla certificazione delle competenze

Il CSPI, richiamando la funzione formativa della certificazione delle competenze, intesa come un’operazione progettuale e non come un mero atto giuridico-formale, sottolinea la problematicità legata alla restituzione nella certificazione, e dunque alle famiglie degli alunni, degli esiti individuali delle prove INVALSI.

Anche per questo decreto, il CSPI invita il MIUR a ulteriori approfondimenti per studiare misure di accompagnamento che tengano conto dell’impatto che a livello di singola istituzione scolastica e a livello di sistema il cambiamento potrebbe generare, anche in considerazione degli effetti che potrebbero avere sulle famiglie discordanze tra la valutazione delle scuole e i risultati della rilevazione. (Scarica il parere)

Schema di decreto per la continuità didattica alunni con disabilità (applicativo art.14 co.3 D.Lgs 66/2017)

Per quest’ultimo decreto il CSPI ha espresso un “parere interlocutorio”, in attesa di ulteriori approfondimenti ritenuti necessari per tutelare il diritto dell’alunno e quello del docente specializzato.

Il CSPI ha presentato obiezioni di merito sulle proposte di modifica che permetterebbero al Dirigente Scolastico, al termine delle operazioni di mobilità e di immissione in ruolo, di confermare sui posti di sostegno rimasti liberi il docente dell’anno precedente in posizione utile nelle graduatorie provinciali, anche se non specializzato, senza il ricorso alle procedure oggettive e trasparenti attualmente previste nel Regolamento delle supplenze (DM 131/2007) e con il solo avallo delle famiglie.

Nel parere si sottolinea come la continuità didattica sia un valore della scuola, da non ricondurre alla mera conferma del docente di sostegno e soprattutto da non realizzare attraverso la reiterazione di forme di precariato, quanto piuttosto attraverso un piano serio e mirato di stabilizzazioni.

Per questi motivi il CSPI ha sottolineato che lo schema di decreto, senza i dovuti e necessari interventi pure indicati nel parere, lungi dal risolvere il problema della copertura dei posti di sostegno con personale stabile e specializzato, causerà nelle scuole  e tra i lavoratori un pesante contenzioso, precludendo allo studente con disabilità quell’assistenza specializzata prevista invece da norme superiori (la L. 104/92) recepite nel regolamento delle supplenze e nelle note annuali emanate dallo stesso MIUR. (Scarica il parere)