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Spending review: scuola, informativa del MIUR

Dalla riforma un nuovo feroce attacco alla professionalità docente e ATA. I provvedimenti partono dal 1 settembre 2012.

13/07/2012
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Ieri 12 luglio si è svolto il primo incontro informativo tra MIUR e sindacati scuola sul Decreto Legge 95 del 6 luglio 2012.

L’informativa del Ministero dell'Istruzione

Istituzioni scolastiche nelle regioni Sardegna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia (art. 14 comma 16). L’organico di Dirigenti e Dsga sarà rideterminato, con una diminuzione di circa 40 posti, per la perdita di autonomia di altrettante istituzioni scolastiche che non rientrano tra le minoranze linguistiche .

Riduzione comandati presso il MAE scuole italiane all’estero (art. 14 commi 11 e 12). Il MIUR, in accordo con il MAE, predisporrà a breve un piano di rientro del personale comandato presso il MAE e le scuole italiane all’estero.

Transito e utilizzo,  in ambito provinciale, nei profili ATA di docenti in particolari condizioni (art. 14 comma 13-15).  E’ in fase di predisposizione un Decreto Ministeriale che regola il transito nei ruoli ATA di circa 4000 docenti inidonei all'insegnamento per motivi di salute, ex assistenti di cattedra transitati dagli EE.LL, ex docenti di pratica professionale. Questi docenti saranno inquadrati nei profili diversi profili ATA, sulla base del loro titolo di studio. Tale inquadramento sarà fatto direttamente dagli UST.

Utilizzazione, in ambito provinciale di circa 10.000 docenti in esubero (art. 14 comma 17-21). I docenti soprannumerari, sulla base del titolo di studio posseduto, saranno utilizzati per la copertura dei posti liberi e per le sostituzioni dei colleghi assenti. Il piano di utilizzo sarà predisposto dagli USR al momento delle operazioni di inizio d’anno.

Le nostre valutazioni

Con queste misure si  azzera qualsiasi percorso utile per tutelare la dignità professionale e il diritto alla salute di migliaia di docenti. Essi sono stati tenuti volutamente nel limbo per esclusiva responsabilità del MIUR che non ha mai organizzato corsi di riconversione per utilizzare al meglio queste professionalità. Ad esempio molti ITP, obbligati a questo passaggio, sono in possesso di titoli di studio e abilitazioni che consentono il loro impiego nell’area della docenza.

Inoltre, il comma sull’utilizzo dei docenti soprannumerari come “tappabuchi” vuol dare ad intendere, in continuità con la logica del decreto Brunetta, che nella scuola esistono migliaia di fannulloni. In realtà le cose stanno diversamente: il contratto nazionale integrativo sulle utilizzazioni prevede da sempre l’utilizzo dei soprannumerari e lo fa con regole più coerenti con in bisogni della scuola, riservando la massima attenzione alla qualità del servizio da offrire ai cittadini.

Chi ha scritto queste norme non conosce la scuola. Non si spiega diversamente l’illogicità e la perfidia di alcune scelte; il loro impatto sulle operazioni di inizio d’anno e sul funzionamento delle scuole è pernicioso. Da poco abbiamo sottoscritto con il MIUR un accordo che disciplina le modalità di utilizzo di questo personale e non possiamo certo tollerare un simile stravolgimento di regole che danneggia i lavoratori.

Inoltre con il ritiro del contingente del personale scolastico (circa il 41%) utilizzato presso le scuole italiane all’estero si apre un processo di forte privatizzazione che investe i corsi di lingua e cultura e ogni altra iniziativa presso le università e le scuole statali, paritarie, straniere e internazionali.

In conclusione siamo di fronte ad un vero e proprio stravolgimento della qualità del servizio e delle relazioni sindacali che avrà come unico effetto il licenziamento di migliaia di precari, in particolare ATA,  e l’inceppamento del funzionamento del sistema scolastico.

La FLC si opporrà con forza a tutti questi provvedimenti tramite la presentazione di emendamenti ad hoc. Se l’art. 14 non verrà cambiato metteremo in moto i nostri uffici legali fino ad arrivare alla Corte di Giustizia europea pur di ottenere la cancellazione di simili norme indegne di un paese civile.

Il Comitato direttivo nazionale della FLC, che martedì 10 luglio ha esaminato il provvedimento sulla spending review, ha deliberato un programma di iniziative di mobilitazione nazionale con prossimo appuntamento il 19 luglio davanti a Palazzo Vidoni.

Per la FLC esiste la possibilità di realizzare economie di spesa senza intaccare i posti di lavoro nella scuola già pesantemente decurtati dal piano triennale Gelmini- Tremonti.

Ne proponiamo alcune:

  • Affidare il revisorato al personale della scuola in esubero. Ci sono molti Ds, Dsga e docenti di materie economiche che potrebbero essere utilizzati a tale scopo senza costi aggiuntivi per le casse dello Stato con un risparmio strutturale di oltre 15 milioni di euro euro.
  • Consentire la dispensa dal servizio del personale docente che a suo tempo era già stato dichiarato permanentemente inidoneo all’insegnamento. Non si tratta di derogare alle norme Fornero, ma di applicare correttamente quelle già esistenti presenti nel T:U. della scuola (297/94) e ancora vigente.
  • Prevedere l’utilizzo sui posti liberi dei docenti delle classi di concorso C999 e C555 in possesso di titolo di studio idoneo o in taluni casi di abilitazione all’insegnamento.

Il secondo incontro informativo è previsto per martedì 17 luglio.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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