Legge di bilancio 2021: scuola, il Ministero dell’Istruzione illustra i contenuti ai sindacati
Positivo nel metodo l’incontro con le organizzazioni sindacali, segno di una disponibilità al confronto. La FLC CGIL ritiene che i fondi messi in campo dalla legge di bilancio siano ancora lontani dalle reali necessità per il rinnovo del contratto e per la riqualificazione del sistema scolastico.
Il Ministero dell’Istruzione, tenendo fede agli impegni sottoscritti con l’Intesa del 9 novembre 2020, ha convocato con urgenza le Organizzazioni Sindacali per discutere del contenuto della Legge di Bilancio, licenziata dal Consiglio dei Ministri, e in via di discussione in Parlamento.
Scuola, proposte per la legge di bilancio 2021
Commento di Francesco Sinopoli
Il Ministero, rappresentato dal Capo di Gabinetto, dott. Fiorentino, e dal capo della segreteria politica della Ministra Azzolina, dott. Salvatore Milazzo, ha illustrato gli impegni di spesa per la scuola, attualmente nel DDL, schematicamente riassunti come segue:
- 25.000 posti aggiuntivi in organico di diritto sostegno
- 10 milioni di euro per la formazione dei docenti
- 1.000 assistenti tecnici nel primo ciclo dal 2021/2022 e prosecuzione al 30 giugno dei contratti a t. d. previsti fino al 31 dicembre 2020
- 1.000 posti per potenziamento per la scuola dell’Infanzia
- 60 milioni di investimenti sulla fascia zero-sei
- 50 milioni 2021 e 50 milioni 2022 sistema duale
- 8 milioni potenziamento innovazione digitale, animatori digitali, équipes formative, anche per formazione personale docente
- In collaborazione con ministero famiglia 117 milioni per il 2021 e 106 milioni per il 2022 per aumento posti asili nido
- 20 milioni per inclusione alunni con disabilità nelle paritarie
- incremento dei fondi dell’autonomia (L. 440) pari a 100 milioni nell’esercizio 2021
- 12 milioni di euro per incremento tecnologie e sistema SIDI
- oltre alle risorse già investite nei mesi precedenti, è previsto un’ulteriore spesa di 1.500 milioni per edilizia scolastica con proroga poteri commissariali comuni
- inoltre, per i trasporti scolastici, saranno destinati 200 milioni alle regioni e 150 milioni ai comuni per il trasporto scolastico
- sono previsti ancora accordi con i principali gestori delle comunicazioni per la connettività gratuita agli studenti e c’è l’impegno per ristorare il FUN dei dirigenti scolastici.
Nel suo intervento, Francesco Sinopoli ha salutato favorevolmente l’iniziativa del Ministero di riprendere in modo proficuo i confronti e le relazioni sindacali, nell’interesse comune dell’amministrazione e dei lavoratori.
Tuttavia Sinopoli ha rimarcato che i fondi messi in campo al momento NON sono ancora sufficienti, perché è necessario un dispiegamento di risorse straordinario che permetta di recuperare i ritardi e le disuguaglianze acuiti dalla crisi sanitaria di questi mesi, anche perché in questo momento se le scuole stanno chiudendo ciò accade per l’inadeguatezza del sistema di gestione politica delle regioni, in particolare della sanità e dei trasporti.
Non si è fatto abbastanza perché le scuole rimanessero aperte: bisogna adesso lavorare seriamente perché si costruiscano le condizioni per riprendere la Scuola in presenza ed in sicurezza: non crediamo che le scuole sono i luoghi del contagio, ma bisogna costruire le premesse per permettere di riprendere la didattica in presenza. In tal senso, Sinopoli ha sottolineato la necessità che a livello nazionale si faccia chiarezza in una sede politica alla presenza dei due ministri della situazione reale dei contagi nelle scuole. Ciò al fine di dare un quadro chiaro e certo ai lavoratori della scuola sulla condizioni effettive.
Abbiamo bisogno che la Legge di Bilancio anticipi la direzione che il Paese deve prendere con le risorse del Next Generation EU: non si può continuare a pensare a incentivi al mondo delle imprese, senza porre le basi per finanziamenti robusti, strutturali e decisivi sull’Istruzione e sulla Ricerca, che sono da tutti considerati capisaldi della nostra società.
Per questo è necessario un netto e preciso cambio di rotta, serve un segnale di controtendenza.
Bisogna fare un grande investimento sugli organici, annullando la differenza fra organico di fatto e organico di diritto, ma bisogna soprattutto fare un investimento sulla qualità del tempo scuola e sulla sostenibilità dei gruppi classe.
A proposito di sostenibilità, bisogna riprendere l’indicazione dello stesso nostro Parlamento del 2012 e riportare le scuole a dimensioni di 900-1.000 alunni, in modo da garantirne maggiore autonomia e funzionalità. A questo proposito è necessario estendere la figura degli assistenti tecnici a tutte le scuole del primo ciclo (5.400 circa).
Servono investimenti a medio e lungo termine per l’edilizia scolastica che garantiscano ambienti di lavoro idonei, sicuri ed accoglienti e un piano edilizio di ammodernamento, consolidamento, nuova costruzione di scuole adatte alla didattica innovativa dei tempi moderni e dotate degli strumenti tecnologici di connettività.
È necessario ripristinare ed estendere in tutto il Paese il tempo scuola: generalizzazione della scuola dell’infanzia, tempo pieno e modulo nella scuola primaria, tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado, ripristino del tempo tagliato alle scuole superiori e obbligo a 18 anni.
La qualità della scuola però passa attraverso due punti nodali: la lotta al precariato ed il rinnovo contrattuale, e su questo il Ministero ha tutto l’interesse di intervenire, assumendosi le responsabilità di scelte che permettano un reale miglioramento.
La lotta senza quartiere alla precarietà deve essere uno dei pilastri delle misure da adottare. Chiediamo di attivare estesi processi di stabilizzazione del personale precario che in questi anni e, ancora di più, in questi mesi, ha garantito l’ordinaria funzionalità degli istituti. Per questo riteniamo la nostra proposta sul concorso straordinario dei docenti della secondaria come la più coerente rispetto alla gravissima situazione che stiamo vivendo.
È necessario riconoscere il lavoro docente, dirigente e ATA adeguando gli stipendi a quello dei colleghi europei. A tale scopo si stanzino nella legge di bilancio 2021 le risorse necessarie per il Contratto di lavoro 2019-2021 ormai scaduto da due anni. All’interno della legge di bilancio vanno trovate altresì le risorse per dare attuazione alla dichiarazione congiunta MI-sindacati del 9 novembre scorso per ciò che riguarda misure di sostegno alla professionalità del personale docente, precari compresi costretti in questo periodo di pandemia a sostenere spese aggiuntive come quelle legate ai costi della connettività. In quanto alla dirigenza vanno risolti problemi che si trascinano da tempo come la decurtazione permanente di 25 milioni dal Fondo Unico Nazionale.
Al termine dell’incontro il dott. Milazzo ha assicurato di aver raccolto tutti gli spunti e le osservazioni delle organizzazioni sindacali di cui si farà portatore con la Ministra Azzolina nei momenti di discussione della legge di bilancio.
In allegato il documento che invieremo al Ministero dell’Istruzione, con l’analisi dettagliata delle principali criticità su cui investire e con le nostre proposte.