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Nuove Indicazioni nazionali: se ne discute il 30 ottobre a Firenze

Il seminario nazionale dal titolo "Le nuove indicazioni nella scuola di oggi: quali possibilità?" è organizzato dalla FLC CGIL e dall'associazione professionale Proteo Fare Sapere.

28/10/2012
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formazione-10Il testo delle nuove Indicazioni è già stato inviato alle scuole. Ora se ne attende la imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tra i due testi non dovrebbero esserci scostamenti significativi.

Ma il problema non sono i testi, anzi. Certo sono possibili rilievi critici, qualche perplessità, alcuni distinguo che infatti sono facilmente rinvenibili nei luoghi reali e virtuali del dibattito pedagogico. Tuttavia le ragioni di preoccupazione risiedono soprattutto nel contesto in cui il nuovo testo viene a cadere.

Oggi la scuola di base, nella quale vogliamo comprendere a pieno titolo la scuola dell'infanzia dai 3 ai 6 anni, è stravolta nei funzionamenti organizzativi e pedagogici, umiliata dalle campagne di diffamazione degli insegnanti, disorientata da interventi di dimensionamento improntati a mere logiche contabili, preoccupata da ipotesi di ulteriori "riordini" che minacciano di intaccarne ancora di più i cardini, immiserita dai tagli di organici e di fondi.
A tutto ciò vanno aggiunti gli effetti delle misure anti-crisi di tipo generale: dal patto di stabilità che soffoca gli Enti locali, alla spending review, all'ipotesi di raccattar soldi aumentando l'orario di insegnamento dei docenti.

Nel lontano 1986 quando entrarono in vigore i nuovi programmi della (allora) scuola elementare, fu varato il PPA (Piano Pluriennale di Aggiornamento) che coinvolse tutti gli insegnanti di quel segmento scolastico.
Nulla del genere è oggi ipotizzabile: si pensi solo al fatto che per tutta la formazione in servizio (docenti, ATA, dirigenti scolastici e DSGA di tutti gli ordini di scuola) per l'anno scolastico 2012-2013 è disponibile la cifra complessiva di 1,5 milioni di euro…

C'è il rischio concreto che le belle parole delle nuove indicazioni rimangano senza corpo. Occorre quindi mettere in campo un impegno concreto, condiviso e sistematico finalizzato a diffondere l'informazione sulle nuove indicazioni, a suscitare dibattito, ad accompagnare le scuole in un processo di ricerca-azione, a sostenere la richiesta di monitoraggio e di "manutenzione" del testo delle indicazioni insieme a quella di un piano di formazione per il personale, ad individuare gli ostacoli all'attuazione delle indicazioni ed operare per rimuoverli, a ribadire il valore formativo della scuola dell'infanzia dai tre ai sei anni, a sostenere l'impegno per il consolidamento di un primo ciclo (3-14 anni) di qualità.

Per ragionare su tutto ciò e per darsi un programma di lavoro, la FLC CGIL e Proteo Fare Sapere attendono docenti, dirigenti, personale ATA, amministratori locali di tutta Italia, a Firenze, il prossimo 30 ottobre.

In allegato il programma del seminario e la scheda di partecipazione.

Per partecipare in caso di impegni di servizio sarà rilasciato attestato di partecipazione
L'iniziativa essendo organizzata da soggetto qualificato per l'aggiornamento (DM 08.06.2005) è automaticamente autorizzata ai sensi degli artt. 64 e 67 CCNL 2006/2009 del Comparto Scuola), con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi e come formazione e aggiornamento dei Dirigenti Scolastici ai sensi dell'art. 21 CCNL 11/4/2006 Area V e dispone dell'autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

SFOGLIALO IN ANTEPRIMA!