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Scuola: dopo lo sciopero del 5 maggio continua la mobilitazione

Le iniziative messe in campo dal sindacato a livello locale e nazionale fino ad arrivare allo sciopero degli scrutini, se il Governo ci costringerà.

11/05/2015
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I sindacati non intendono mollare e le scuole nemmeno. Il Governo ostenta chiusura e non risponde alla richiesta di un incontro su gli aspetti più discutibili e più critici del disegno di legge (piano di stabilizzazione dei precari, ruolo e poteri della dirigenza, contrattazione, assenza del personale ATA, finanziamenti alle scuole private) che gli ultimi emendamenti approvati alla Camera non hanno modificato.

Il 18 e 19 maggio saranno organizzati, su input dei sindacati del Lazio, due presìdi davanti a Montecitorio a cui le strutture nazionali daranno man forte.

Sarà molto importante che il movimento sindacale resti unito e compatto, perché mai come in questo momento l’unità fa la forza. E la scuola ha bisogno di unità e forza. E sarà molto importante che tutte le iniziative che si vanno organizzando nei territori – ce ne sono già tantissime – riscuotano il consenso dei lavoratori, degli studenti, dei genitori.

Per questo i sindacati hanno concordato, all’indomani dello sciopero, di dare il via a una campagna di informazione tramite assemblee e flash mob, coinvolgendo le Rsu e gli organi collegiali affinché la mobilitazione sia più capillare possibile. Inoltre, daremo tutela ai nostri iscritti che decideranno, è nel loro diritto, di non svolgere attività aggiuntive.

Uno sciame sismico, insomma, fino ad arrivare allo sciopero degli scrutini, se il Governo ci costringerà.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Nei prossimi giorni potrai firmare
per il referendum abrogativo.

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